Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2

I MOTI DELL ANIMO L opera più celebre del periodo milanese è l Ultima cena (1495-97, refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie). La commissione è legata a Ludovico Sforza, che aveva chiamato anche Bramante a lavorare nella stessa chiesa [vedi pag. 37]. L affresco di Leonardo occupa tutta la parete del lato corto della sala e sembra l ideale prosecuzione dello spazio reale della sala, con tre aperture Giuda, riconoscibile dalla borsa dei denari, siede in mezzo agli altri apostoli (e non da solo al di qua del tavolo, come nelle iconografie tradizionali). Non è una scelta da poco, ma è un riferimento preciso alla libertà di scelta fra bene e male (libero arbitrio). Giuda, come gli altri apostoli, ha la possibilità di scegliere fra il bene e il male. sullo sfondo che fingono tre finestre sul paesaggio esterno. Leonardo da Vinci, Ultima Cena, particolare con Giuda principale alle altre figure. Ogni apostolo reagisce, infatti, in modo diverso Cristo, isolato al centro, costituisce il perno della composizione. Col suo gesto indica il pane e il vino che sta per benedire, alludendo all eucarestia. Ai suoi lati gli apostoli sono disposti in gruppi di tre. Leonardo raffigura il momento in cui Cristo pronuncia la frase uno di voi mi tradirà , suscitando una tempesta di emozioni differenti. come se dal suo corpo si propagassero delle onde che investono gli apostoli. Sono i moti dell animo , ossia le emozioni e i sentimenti. La grande novità di Leonardo sta nel tradurre in immagine un concetto che aveva affrontato nei suoi scritti, cioè l estensione dei moti dell animo dal personaggio alla frase pronunciata da Gesù. Leonardo li raffigura tutti con precisione attraverso i gesti, ciascuno dei quali indica un carattere. La figura di Cristo, con le braccia aperte, è racchiusa in un triangolo ideale. Cristo Bartolomeo, Giacomo Minore, Andrea Giuda, Pietro, Giovanni Tommaso, Giacomo Maggiore, Filippo Matteo, Taddeo, Simone Il linguaggio dei gesti Leonardo raffigura i caratteri degli apostoli attraverso i loro gesti. Andrea alza le braccia quasi ad allontanare da sé i sospetti. Il carattere iroso di Pietro risalta dall accostamento alla dolcezza di Giovanni e dal coltello che impugna dietro la schiena di Giuda. Giacomo Maggiore allarga le braccia, come per dire che non ha niente da nascondere. Filippo ha le mani al petto in segno d innocenza. Tommaso, incredulo, alza il dito. Matteo indica Gesù e disperato si volge indietro e Simone risponde con le palme delle mani all insù. 40

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
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Dal Rinascimento al Rococò