BRAMANTE

BRAMANTE L architetto Donato Bramante (1444-1514) nasce e si forma nel ducato di Urbino, alla corte di Federico da Montefeltro. La sua caratteristica è la rivisitazione dell antichità classica in chiave rinascimentale. A MILANO Nel 1477, in Lombardia, inizia a farsi notare come pittore ma presto si afferma come architetto. Nel suo Cristo alla colonna (1490, pag. al lato) si nota l uso della luce chiara, che ricorda quella di Piero della Francesca [vedi pag. 25], e un forte plasticismo nel torace di Cristo che ricorda i corpi di Mantegna [vedi pag. 28]. Nel 1480 circa, è chiamato da Ludovico Sforza a realizzare Santa Maria presso San Satiro. Bramante deve trasformare un oratorio preesistente in una chiesa, ha a disposizione uno spazio ristretto e limitato da una strada. L architetto progetta una pianta a T e sulla parete di fondo realizza una vera quinta scenica (mediante legno, stucco e pittura) che amplifica illusionisticamente lo spazio, che in realtà è profondo solo 90 centimetri. Nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, destinata a diventare mausoleo degli Sforza, Bramante deve riprogettare l area dell altare della chiesa gotica. Riprende il modello della Sagrestia Vecchia di Brunelleschi [vedi pag. 7], lo amplifica notevolmente nelle dimensioni e crea così una struttura a pianta centrale quasi autonoma rispetto al corpo della chiesa. L interno, molto luminoso, mostra un esteso uso di cerchi, cornici e paraste di colori differenti. Questi elementi sono poco sporgenti, quasi bidimensionali, e sono utilizzati in funzione decorativa grafica, in modo che le pareti sembrino quasi superfici di un dipinto. Bramante, Santa Maria delle Grazie, 1492-1497, Milano 37

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
Dal Rinascimento al Rococò