Vincenzo Foppa

VINCENZO FOPPA (1430ca.-1515) Spetta a Vincenzo Foppa il rinnovamento radicale della cultura figurativa in Lombardia e il definitivo superamento del retaggio (patrimonio, eredità) tardogotico. Foppa apprende la cultura rinascimentale dalla conoscenza diretta dei capolavori toscani e dai numerosi fiorentini presenti a Milano. La sua opera più importante, la decorazione della Cappella Portinari (1462-68) nella Basilica di Sant Eustorgio, gli viene commissionata proprio dal banchiere dei Medici a Milano, Pigello Portinari. Le decorazioni sulle pareti rappresentano le Storie di san Pietro martire e l Annunciazione. La cupola è decorata a fasce policrome. Nel tamburo (struttura circolare o poligonale su cui poggia la cupola) le finestre sono intervallate da otto tondi, dove sono raffigurati dei santi. Nei pennacchi (elemento di raccordo fra la cupola e la parte sottostante) sono dipinti i Dottori della Chiesa. Gli affreschi sono in un continuo dialogo fra lo spazio reale della cappella e quello illusionisticamente creato da Foppa, con arditi scorci prospettici che sembrano sfondare la parete, come si nota nei pennacchi. MELOZZO DA FORL (1438ca.-1494) Il romagnolo Melozzo da Forlì combina nelle sue opere l illusionismo prospettico tipico di Mantegna [vedi pag. 28] con la pittura limpida di Piero della Francesca e con il disegno chiaro dei fiorentini come Beato Angelico o Domenico Veneziano. Il suo lavoro, che si svolge fra Roma e le Marche, sarà fondamentale per gli artisti del Cinquecento. Nel 1469 si stabilisce a Roma ed è nominato pittore ufficiale di Sisto IV. Dell importante ciclo di affreschi con l Ascensione di Cristo per l abside della chiesa romana dei Santissimi Apostoli, restano solo frammenti staccati. Dal frammento del bellissimo Angelo musicante (1480, Pinacoteca Vaticana, Città del Vaticano) che si staglia luminoso contro il cielo blu, si può notare un uso delle luci, delle ombre e del modellato che deriva da Piero della Francesca ma un attenzione ai sentimenti e una morbidezza nella capigliatura che sono tutte di Melozzo. 34