Palestra di scrittura

Tipologia A PROSA 85 90 95 100 105 110 115 120 125 rimasto nascosto fino al momento del delitto e tutt a un tratto esploso in lui? Se seguitano a dire di queste cose gli faranno scoppiare il cuore, o lo faranno impazzire. Ma ora dicono istinto malvagio. Preferisce che dicano cosi , perché non è vero. Lui, istinto malvagio? Non ha mai potuto assistere senza ribellarsi alle crudeltà dei suoi compagni di ricreazione contro qualche bestiolina o un insetto. Mai rivelato, lui, istinti malvagi. E se credono che ne sia prova quel chiodo raccattato per terra, fanno ridere. Non lo conoscono. Non parlano di lui. Nessun istinto s era risvegliato in lui nell atto di raccattare il chiodo; l aveva raccattato senza neppur pensare a quello che faceva; ed era cosi al tutto alieno che, nel tratto di strada prima di svoltare, pensava soltanto al carro, a un carro da cui quel chiodo poteva esser caduto; un carro che forse s avviava verso la campagna lontana. Perché lui tornava proprio dalla campagna in quei giorni, dov era stato a villeggiare con la famiglia, l estate, e ne aveva visti passare tanti di quei carri lungo i sentieri tra le erbe alte. Ma, del resto, dicano quello che vogliono; inventino; facciano le più assurde supposizioni; non gli importa più di nulla: è già lontano, nella campagna di Old Lime dove ha passato l estate; rivede la villa e tutti i dintorni deliziosi nell aria serena; la barchetta a vela del padre ormeggiata presso la sponda del fiume, il Connecticut, più azzurro del mare tra tanto verde d intorno; è andato col padre su quella barchetta fino all oceano; più oltre la mamma non permetteva che si andasse: la barchetta con tutta la vela era cosi piccola; ma la villa era grande, con tante colonne per finta sulla facciata, e tutta circondata da tanti grandi alberi belli, che il nonno era sicuro fossero eucalipti e il babbo diceva platani e faggi; eucalipti, eucalipti; platani, faggi; ma il fatto era che facevano tanta ombra, che dentro la villa quasi non ci si vedeva ed era meglio passare le giornate all aperto; del resto in campagna ci si va per questo; ma attento, gli gridava dietro la madre, di non allontanarti troppo; e loro, seduti sul davanti, restavano a spiegare agli amici che venivano a trovarli che quella villa era la più antica di Old Lime, e una delle più antiche di tutta l America; mentre lui o correva felice come un pazzo lungo le sponde del fiume o si perdeva nella campagna, in mezzo all erba cosi alta e spessa e che sentiva cosi di tutti i succhi della terra che quasi soffocava e ubriacava. Ma ora non può più esser solo. Ora è là in mezzo a tutta quell erba, con Betty; vuole giocar con lei; ma Betty dapprima non vuole; poi gli dà la manina, una manina ancora fredda fredda, di gelo, che dà un brivido a toccarla; non bisogna più pensarci; si china a guardarla; lei ora lo segue a capo chino e col ditino dell altra mano all angolo della bocca. Vanno e vanno. Ma cosi è inutile, se non debbono giocare. Non vuole più giocare? Non può? E allora? Si vuol gettare di nuovo a terra? No! No! Betty ora è guarita, e dev esser vispa di nuovo, e ridere, ridere, si . Ma Betty si ferma e con la manina gli fa segno d attendere un po . Che cosa? Deve allontanarsi un momento, un momentino solo. Un bisogno. Lui resta un po mortificato. Non gli piace che le femminucce facciano saper certe cose. Ma ecco che invece di lei, dal punto dove è andata a nascondersi, vien fuori un altra ragazza; no, non è quella della zuffa; è una sua cuginetta, grassa e brutta, quasi della sua età, venuta da Harlem con la madre per passare in campagna tutta la giornata; lui non la può soffrire. Dov è andata Betty? Eccola là lontano che corre; ha preso questo pretesto per fuggire; ha paura di lui. No, no, Betty; lui non ti farà più male; lui darà la sua vita per farti rivivere e lascerà che tu prenda in casa il suo posto. Ora sei qui; ci penserà la mamma a lavar241

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