Palestra di scrittura

Verso la prima prova d esame 35 40 45 50 55 60 65 70 75 2 doventai: diventai. 236 Io gli misi una mano su le ginocchia, e gli dissi: «Trovo giusto che tu mi risponda cosi ; ma ti voglio convincere che ho pensato questa cosa sul serio . Guglielmo, continuando a guardarmi da sopra gli occhiali, smise di sorridere; e ficcò la pipa dentro un recipiente di coccio. Sembrava sbigottito. Io pensai che non fosse un buon amico, al quale potevo ricorrere in caso di bisogno; e mi sentii molto contrariato, quasi offeso. Perciò, gli dissi con più forza di prima: «Ora si starà a vedere come ti dovrò giudicare. Rifletti bene a quello che mi rispondi; perché io sono capace di vendicarmi, e di trattarti come tu tratti me . Egli tirò giù le gambe dalla sedia. Allora io cominciai a supplicarlo. Sentivo di volergli cosi bene che, se avessi saputo di fargli piacere, mi sarei inginocchiato. Ma Guglielmo non capiva il mio sentimento: non se ne curava né meno. Ero proprio afflitto e disperato; e mi sentivo umiliare sempre più. Non avevo parole per fargli intendere tutto il mio affetto e la mia amicizia. Egli mi pareva il più puro e il migliore degli uomini, e non capivo perché mi rifiutasse quel che gli chiedevo. Che amarezza! Metteva forse in dubbio la mia sincerità? Ci voleva molto a rendersi conto che si portava male verso di me? Ma speravo di non dovermi piegare a questa delusione. Egli chiamò la moglie. Subito io credetti che la chiamasse per contentarmi: non era possibile che anche da lei avessi soltanto un rifiuto, che mi faceva tanto male. Ma Gina mi parve perfino finta quando disse: «Signor Giuseppe, non possiamo da vero! . Se ella m avesse detto che, per dare loro una prova della mia amicizia, mi dovevo far tagliare la testa, avrei obbedito volentieri. Anzi, ero dispiacente che da sé non me ne parlassero. Era cosi naturale! Io, allora, cominciai a supplicare anche lei, ma il suo viso in vece si faceva sempre più risoluto. Mi rispose lui: «Caro Beppe, io non so spiegarmi come ti sia venuta questa idea! . «Se lo vuoi sapere, te lo dirò. Non te lo volevo dire per non annoiarti . Egli scambiò un occhiata con la moglie, e mi disse: «Non voglio sapere delle tue cose intime . «Ma io per te non ho nessun segreto. Non voglio averne, capisci, con te! Perché tu non puoi mettere in dubbio la mia amicizia . La signora Gina disse: «Anche se non ci fossero altre ragioni, mancherebbe una stanza in più per darla a lei . «Lo so . «E dunque? Vedi bene, Beppe, che tu ci chiedi quel che non possiamo fare . Allora, doventai2 furente. Non era quello il modo di comportarsi con me. E io che avevo sempre creduto alla loro amicizia! Cominciavo ad accorgermi che non bisogna mai confidare troppo in nessuno. «Ascolta gli dissi. «Se io sono venuto da te, vuol dire che mi aspettavo di essere accolto in un altro modo! . Guglielmo si alzò dalla poltrona, scosse la cenere che gli era restata tra le pieghe della giubba; e mi disse: «Piuttosto, son pronto ad aiutarti in tutto quello che hai bisogno .

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