Prontuario per l’analisi di un testo teatrale

la tipologia a retorico (ricorso a figure retoriche). Contribuisce a definire lo stile anche il modo in cui l autore sceglie di riportare i pensieri e i dialoghi dei personaggi. Questi possono essere riferiti attraverso: il discorso diretto, quando il narratore espone le parole cosi come sono state pronunciate dai personaggi, riportate fra lineette o virgolette e introdotte da verbi dichiarativi (per esempio disse, esclamò ); il discorso indiretto, quando è il narratore che riporta le parole dei personaggi in frasi subordinate introdotte da verba dicendi (dire, affermare, pensare ecc.); il discorso indiretto libero, tipico soprattutto della prosa del Novecento, quando le parole o i pensieri dei personaggi sono riportati dal narratore direttamente nel testo, senza l uso di verba dicendi; il monologo interiore, quando si riferiscono i pensieri dei personaggi; il flusso di coscienza, quando i pensieri e le emozioni dei personaggi vengono riportati in maniera caotica, disordinata, cosi come nascono nella mente. PRONTUARIO PER L ANALISI DI UN TESTO TEATRALE Ecco i principali aspetti formali da tenere presenti per il testo teatrale. Fabula e intreccio Vale quanto scritto per l analisi del testo di prosa (vedi p. 182). Inoltre ogni testo teatrale ha un articolazione interna fissa, che prevede: gli atti, le parti principali di cui si compone il testo; le scene, le sequenze di azione in cui si articola ogni atto. Il testo è suddiviso in battute, le parole pronunciate dai diversi personaggi. Possono essere formate da una o più parole, oppure da una o più frasi. Inoltre, il testo è fornito di didascalie, vale a dire le informazioni, di tipo descrittivo ma anche narrativo, che l autore fornisce agli attori e al regista per la messa in scena; di solito sono evidenziate in carattere corsivo, scritte in corpo minore e poste tra parentesi. iL cronotopo Per quanto riguarda il tempo e il luogo, il testo teatrale prevede: un tempo che corrisponde alla durata dello spettacolo (tempo scenico); un tempo che corrisponde alla durata della storia (tempo drammatico); un luogo materiale preciso rappresentato dal palcoscenico (spazio scenico); un luogo immaginario in cui si svolge la storia (spazio drammatico). dunque importante porre in evidenza i rapporti reciproci tra i connotati spaziali e temporali della dimensione scenica e di quella drammatica per analizzare il ritmo narrativo. La Poetica di Aristotele, rielaborata e canonizzata nel corso del tempo, prevedeva che la vicenda raccontata da un testo teatrale dovesse svolgersi nello stesso luogo, in un unica giornata e che avesse uno sviluppo lineare, senza trame e sviluppi secondari. Queste regole, nate per rendere la scena rappresentata quanto più simile alla realtà, prendono il nome di unità aristoteliche (di spazio, di tempo e di azione); tuttavia, dal momento che la necessità di seguirle produceva testi molto artificiosi, esse iniziano a essere infrante a partire dal XVII secolo. 185

Palestra di scrittura
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