Palestra di scrittura

la tipologia a narrative, in cui si racconta un azione compiuta da uno o più personaggi; dialogiche, in cui si riporta il dialogo tra due o più personaggi; riflessive, in cui si fornisce la riflessione di un personaggio o del narratore; di raccordo, in cui si collegano due parti del testo. Le sequenze descrittive, narrative, di raccordo riguardano la diegesi (dal greco diégesis, racconto ), cioè la narrazione vera e propria; quelle dialogiche e riflessive fanno capo alla mimesi (dal greco m mesis, imitazione ), cioè all imitazione della realtà, attraverso le parole e i pensieri dei personaggi. Il modo in cui le sequenze sono strutturate dà il ritmo della narrazione. Nel complesso esso è garantito dal rapporto tra tempo del racconto (TR, la durata effettiva del racconto) e tempo della storia (TS, la durata immaginata per le vicende narrate). Questo rapporto dà origine a cinque situazioni distinte, basate su una relazione di uguaglianza, maggioranza o minoranza: coincidenza (TR = TS), quando il tempo del racconto e quello della storia coincidono, con un effetto di equilibrio; sommario (TR TS), quando il tempo del racconto è maggiore rispetto a quello della storia, attraverso la descrizione dei gesti o dei pensieri dei personaggi, con un effetto di rallentamento; pausa (TR >> TS), quando il tempo della storia si ferma e nel tempo del racconto vengono inserite descrizioni, commenti del narratore, con un effetto di sospensione. iL cronotopo Il cronotopo (dal greco chrònos, tempo e tòpos, luogo ) termine preso in prestito dalla fisica dal critico russo Michail Bachtin indica la strettissima connessione tra il tempo e lo spazio in cui si colloca la narrazione. Proprio come nella teoria della relatività di Einstein, il tempo diventa la quarta dimensione dello spazio e ne influenza la funzione narrativa, in quanto modella l azione che si svolge al suo interno. Cosi uno spazio come la strada cambierà il suo significato ai fini della storia se il tempo che lo caratterizza sarà dilatato, con un accento sulla meditazione, oppure seguirà i passi del protagonista, creando sequenze descrittive. Attenzione! Il narratore non va confuso con l autore che, invece, è la persona reale che ha scritto il testo, cioè l emittente. Narratore e autore possono coincidere oppure no. iL narratore e iL suo punto di vista Il narratore, colui che racconta la vicenda, può essere: ¬ omodiegetico, cioè presente nella storia come personaggio. Si distingue ulteriormente in narratore: ¬ autodiegetico, quando coincide con il protagonista (come Zeno Cosini o Jacopo Ortis); ¬ allodiegetico, quando è il testimone dei fatti (come Biagio, il fratello di Cosimo nel Barone rampante); ¬ eterodiegetico, cioè assente dalla storia (come il narratore dei Promessi sposi). Bisogna considerare anche il punto di vista, cioè la prospettiva scelta per narrare i fatti. Può essere: a focalizzazione zero, quando chi narra è onnisciente, cioè conosce più dei personaggi, non solo le loro azioni e pensieri, ma anche le ragioni profonde che li muo183

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