LABORATORIO DELLE FONTI - I Romani al circo e alle terme

LABORATORIO DELLE FONTI I Romani al circo e alle terme I Romani seguivano con grande interesse gli spettacoli pubblici organizzati dagli imperatori per intrattenere il popolo e celebrare il proprio potere. Nei giorni di festa (che erano circa un centinaio all anno) l ingresso alle manifestazioni era gratuito. Gli spettatori si portavano il cibo, poiché gli eventi potevano durare anche tutta la giornata, ma talvolta l imperatore organizzava distribuzioni gratuite di frutta o di cereali. Sebbene fossero diffusi fin dall epoca repubblicana, l interesse per questi spettacoli crebbe durante l impero, quando furono impiegate notevoli risorse economiche per la costruzione di appositi edifici. Nei circhi si svolgevano prevalentemente le corse dei cavalli, mentre negli anfiteatri avevano luogo le lotte dei gladiatori. Grande entusiasmo suscitavano tra il pubblico le stragi di condannati a morte, gettati senza difese nelle arene per essere sbranati dalle belve feroci. Negli anfiteatri, appositamente riempiti d acqua, si tenevano anche vere e proprie battaglie navali. Anfiteatri, circhi e terme Mosaici e resti archeologici di strutture termali, I-IV secolo d.C. Museo nazionale archeologico di Madrid (immagine 1); Galleria Borghese, Roma (immagine 2); terme di Caldes de Montbui (immagine 3); terme di Ercolano (immagine 4); terme di Pompei (immagine 5). immagini interattive 1 I vincitori di una corsa di carri, da un mosaico del III secolo d.C. ritrovato in Spagna. LE TERME ROMANE Tra i luoghi di incontro preferiti dai Romani vi erano le terme. Esse erano dotate di molti ambienti: bagni e piscine, palestre, biblioteche, sale di conversazione, atri per gli spettacoli pubblici, musei e locande. Le piscine erano di vario tipo, con acqua calda, tiepida e fredda. Il sistema di riscaldamento era costituito da fornaci sotto i pavimenti. I Romani si recavano alle terme nel pomeriggio, dopo aver dedicato il mattino agli affari e agli impegni di lavoro. L ingresso era gratuito o a prezzi ridotti. La folla che frequentava le terme era molto rumorosa, come testimonia un frammento di una lettera del filosofo Seneca: «Mi circonda da ogni parte un chiasso indiavolato: abito proprio sopra uno stabilimento balneare. Immaginati ora ogni sorta di voci che possano frastornare le orecchie. [ ] Se poi sopraggiungono coloro che giocano a palla e cominciano a contare i punti, allora è finita. Aggiungi ora l attaccabrighe o il ladro colto sul fatto, o quello a cui piace sentire la propria voce durante il bagno; poi il fracasso provocato da quelli che saltano nella piscina. [ ] Infine c è il venditore di bibite, con le sue esclamazioni sempre diverse, il salsicciaio, il pasticciere e tutti i garzoni delle bettole (Seneca, Lettere a Lucilio, I, 56, trad. di G. Monti, Rizzoli, Milano 1966). 34 3 Una delle vasche delle terme di Caldes de Montbui (Barcellona, Spagna).

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille