I colori della STORIA - volume 2

LA RINASCITA CAROLINGIA E IL FEUDALESIMO LA CULTURA ALLA CORTE DI CARLO MAGNO L attenzione di Carlo Magno per la cultura aveva anche uno scopo pratico: solo con un adeguata preparazione, infatti, si potevano avere funzionari capaci di amministrare l impero in modo efficiente. Per favorire l alfabetizzazione, le scuole dei monasteri vennero aperte anche ai non appartenenti al clero. Carlo stesso fondò numerose scuole, la più importante delle quali ebbe sede nella reggia di Aquisgrana e fu per questo definita Schola palatina (cioè scuola del palazzo imperiale). LA MINUSCOLA CAROLINA La rinascita culturale si accompagnò alla diffusione di un nuovo tipo di scrittura: la minuscola carolina, chiamata così in onore dell imperatore. La minuscola carolina aveva segni più semplici rispetto alle grafie utilizzate fino ad allora, rendeva quindi più facile la lettura e l opera dei copisti. L IMPEGNO PER L EVANGELIZZAZIONE Carlo Magno attribuì grande importanza anche alla diffusione della fede cristiana, sia per compiacere il papa, suo principale alleato, Esempio di scrittura carolina, che era più facile da scrivere e da leggere ad esempio perché, a differenza di altre scritture, staccava le parole. sia per unire, attraverso la religione, un impero molto eterogeneo dal punto di vista etnico e culturale. L opera di evangelizzazione fu rivolta soprattutto alle popolazioni rurali; ed ebbe un ruolo importante anche nel motivare le imprese militari contro le popolazioni germaniche ancora legate ai culti tradizionali e contro i musulmani in Spagna. In virtù di questo atteggiamento Carlo Magno ebbe fama di difensore della cristianità . La Chanson de Roland Il tema della difesa della cristianità ispirò nei secoli successivi poemi epici, come la Chanson de Roland, che esaltavano le imprese dei cavalieri franchi, i paladini di Carlo Magno. Queste opere letterarie forniscono un immagine idealizzata dei cavalieri carolingi, attraverso un esaltazione propagandistica delle loro gesta e delle loro caratteristiche personali. I cavalieri sono eroi integerrimi e irreprensibili, votati a una fedeltà incondizionata al sovrano e al servizio esclusivo degli interessi della religione cristiana, ma si tratta di raffigurazioni ideologiche, distanti dalla verità storica e in evidente contraddizione con una realtà spesso caratterizzata dall anarchia politica e dalle violente razzie compiute dai cavalieri ai danni delle popolazioni. 337

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille