I colori della STORIA - volume 2

LA RINASCITA CAROLINGIA E IL FEUDALESIMO IL MONACHESIMO CLUNIACENSE La risposta più incisiva alla corruzione della Chiesa sorse all interno delle strutture ecclesiastiche. Agli inizi del X secolo, infatti, nacque in Francia un nuovo ordine monastico, fondato dal duca Guglielmo di Aquitania. I monaci cluniacensi chiamati così dal nome dell abbazia di Cluny, in Borgogna, dove Guglielmo creò nel 910 d.C. il nuovo ordine promossero una riforma della Chiesa attraverso il ritorno agli ideali del cristianesimo delle origini, incentrati sui princìpi di povertà, castità e semplicità. Passo indispensabile per la riaffermazione di questi ideali e per l eliminazione della corruzione era la distinzione tra potere temporale e potere spirituale. Per questo motivo, Guglielmo pose l abbazia di Cluny direttamente sotto la tutela papale, in modo da evitare l ingerenza delle istituzioni laiche ed ecclesiastiche locali. Il monachesimo cluniacense si affermò in molte aree d Europa e diffuse tra i cristiani nuove istanze di riforma della Chiesa, che si affiancarono ad altre forme di malcontento dei fedeli contro la corruzione delle gerarchie ecclesiastiche. Tale carattere di sollevazione contro il malcostume ebbe per esempio il movimento dei pàtari. I POTERI UNIVERSALI: PAPATO E IMPERO Questi fermenti determinarono in effetti un profondo rinnovamento dei vertici della Chiesa di Roma, che di lì a poco sarebbe diventata la principale antagonista del potere imperiale. Nel 1059, infatti, papa Niccolò II escluse definitivamente qualsiasi ingerenza degli aristocratici o dell imperatore nella scelta dei papi. Il suo successore Gregorio VII, inoltre, abolì la prassi delle investiture (cioè delle nomine) dei vescovi da parte delle autorità politiche, entrando in grave conflitto con l imperatore Enrico IV (1056-1104). Costui riuscì a convocare un concilio per far deporre il papa, che di contro scomunicò l imperatore e, con un provvedimento noto come Dictatus papae (1076), affermò la preminenza del potere spirituale su quello temporale. La scomunica, vale a dire l esclusione dalla comunità dei fedeli, rischiava di delegittimare anche il potere temporale del sovrano, autorizzando i sudditi a disconoscerne l autorità; di conseguenza, Enrico IV fu costretto a sottomettersi al volere del papa, recandosi come penitente da Gregorio VII, ospite della contessa Matilde a Canossa. L azione di Gregorio VII riproponeva dunque una concezione teocratica del potere papale, che avrebbe influenzato buona parte della storia successiva. Nei primi secoli del basso Medioevo il periodo che convenzionalmente prende avvio dall anno Mille i poteri universali della Chiesa e dell impero avrebbero continuato a contendersi la supremazia nel continente, fino al sorgere delle monarchie nazionali, con le quali si sarebbe aperta una nuova epoca nelle relazioni politiche e diplomatiche della storia europea. Enrico IV a Canossa invoca la contessa Matilde e l abate di Cluny perché intervengano in suo favore presso papa Gregorio VII. GLOSSARIO Endemico: aggettivo che in questo contesto indica la diffusione capillare di un fenomeno all interno di uno specifico territorio. Pàtari: membri di un movimento religioso sorto nell XI secolo a Milano per contrastare la corruzione della Chiesa. Teocrazia: forma di governo in cui la sovranità è esercitata da persone che si ritengono investite di autorità direttamente da Dio. GUIDA ALLO STUDIO Chi erano i vescovi-conti? Quali vantaggi comportava, per il re sassone, la nomina di funzionari ecclesiastici? Che cosa stabilì il privilegium Othonis? Quali conseguenze ebbe nei rapporti tra Chiesa e impero? Quale ruolo svolse il monachesimo cluniacense nella riforma della Chiesa romana? Impero di Ottone III Impero di Enrico IV Dictatus papae 983-1002 d.C. 1056-1104 d.C. 1076 d.C. 321

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille