I colori della STORIA - volume 2

9.2 IL FEUDALESIMO E LE ULTIME INVASIONI Per indirizzare le tensioni interne verso un nemico comune, oltre che per conquistare nuove terre necessarie a garantirsi la fedeltà dei feudatari, Ottone II riprese le ostilità contro i Bizantini e iniziò una nuova campagna di espansione territoriale nell Italia meridionale. Nel 982, tuttavia, subì una dura sconfitta a Stilo, in Calabria, da parte dei Saraceni. LA RESTAURAZIONE DELL IMPERO Sotto l impero di Ottone III (983-1002), che succedette al padre, riprese vigore l ideale carolingio della renovatio imperii la restaurazione dell impero romano e cristiano e la teoria della translatio imperii, ossia il trasferimento del potere imperiale , per volontà divina, dai Romani ai Bizantini, da questi ai Franchi per giungere, infine, ai Sassoni. L ideale della restaurazione dell impero romano aveva lo scopo di legittimare un potere indebolito dalla crescente opposizione dell aristocrazia feudale. Il tentativo di Ottone III fallì infatti a causa della decisa intransigenza della nobiltà romana, che riuscì a privare l imperatore del sostegno delle autorità ecclesiastiche. Alla sua morte, il regno di Germania passò nelle mani di Enrico II di Baviera, legato agli Ottoni da vincoli di parentela, e poi, nel 1024, al suo successore Corrado II di Franconia, detto il Salico. L autorità di questi sovrani continuò tuttavia a essere indebolita dalle rivendicazioni autonomistiche della nobiltà feudale tedesca, che riuscì a riaffermare la propria in- dipendenza politica. Proprio sotto Corrado II, come abbiamo visto, fu tra l altro emanata la Constitutio de feudis con la quale venne riconosciuta l ereditarietà di tutti i feudi. LA DECADENZA DELLA CHIESA I rapporti tra gli Ottoni e la Chiesa mostrano come il papato si trovasse in una fase di grave decadenza. La debolezza non riguardava soltanto il prestigio del papa e il suo peso nelle relazioni politiche del tempo, ma anche la situazione interna della Chiesa. Intorno all anno Mille gli ambienti clericali erano infatti caratterizzati da una corruzione endemica e dalla diffusione di comportamenti dissoluti (ubriachezza, lussuria, contravvenzione al celibato e abbandono dei figli) che rischiavano di pregiudicare la stessa autorità esercitata sui fedeli. Una delle piaghe più gravi che affliggevano il clero e che l elezione dei vescovi-conti da parte dell imperatore aveva contribuito a diffondere era la simonìa (dal nome di un personaggio citato negli Atti degli Apostoli, Simon Mago, che aveva tentato di ottenere da San Pietro poteri taumaturgici in cambio di denaro). Con questo termine si definiva la compravendita di cariche ecclesiastiche, fenomeno che aveva assunto una dimensione notevolissima. Molti di coloro che sceglievano la carriera ecclesiastica erano infatti motivati da interessi economici, più che da istanze spirituali, in un contesto in cui la maggior parte delle relazioni di potere era ormai dominata dalla corruzione. L abbazia di Cluny. 320 Nascita dell ordine cluniacense Investitura di Ottone I a imperatore Impero di Ottone II 910 d.C. 962 d.C. 973-983 d.C.

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille