PASSATOPRESENTE - Jihad

L ISLAM E L ORIENTE ALTOMEDIEVALE scì a resistere alla pressione araba, sbarrando il passo all invasione islamica dell Europa orientale. IL SUCCESSO DELL ISLAM Gli storici hanno discusso sulle cause dell espansionismo arabo e sulle ragioni del successo che accompagnò la diffusione dell islam in così vasti territori. Le conquiste territoriali rappresentarono probabilmente una valvola di sfogo per tensioni che avrebbero altrimenti indebolito il califfato: l annessione di terre straniere impegnò infatti le bellicose tribù di beduini verso l esterno, neutralizzando l insorgere di conflitti intestini alla società araba. Alla base dell espansionismo arabo ci furono comunque potenti motivazioni religiose, in primo luogo il desiderio di diffondere l islam oltre la penisola Arabica e di convertire i popoli non musulmani alla vera fede come lo stesso Maometto aveva esortato a fare in punto di morte attraverso il jihad, la guerra santa da combattere contro gli infedeli ( PASSATOPRESENTE). L ideale del jihad determinava tra l altro la straordinaria combattività dei guerrieri arabi, ai quali erano promesse le gioie del paradiso se fossero morti per diffondere il culto di Allah. Le difficili condizioni di vita dei beduini rendevano preferibile una morte gloriosa, con la prospettiva di una felice esistenza ultraterrena, alla fatica quotidiana nel deserto; secondo questa concezione i guerrieri islamici non avevano nulla da perdere nel rischiare la vita in battaglia, e quindi combattevano con un entusiasmo che era invece assente negli eserciti nemici, composti prevalentemente da mercenari. Le vittorie degli Arabi furono senza dubbio favorite anche dalla debolezza degli avversari, ma ancor più importante nel determinare il successo islamico fu l atteggiamento che gli Arabi tennero nei confronti delle popolazioni sottomesse. I sudditi dei grandi imperi erano ridotti in miseria dal peso dell imposizione fiscale, necessaria per mantenere gli eserciti e gli apparati burocratici e per finanziare le continue guerre di frontiera. Di conseguenza, le popolazioni dei territori conquistati non opposero praticamente alcuna resistenza all arrivo degli invasori, sperando al contrario che i musulmani potessero alleviare la loro condizione di sudditanza, cioè di completa sottomissione. Gran parte della popolazione contadina e dei ceti meno abbienti dei territori occupati si convertì rapidamente. L adesione all islam era del resto favorita dalla relativa semplicità della nuova religione, che non prevedeva dogmi né intermediari tra Dio e i fedeli. GLOSSARIO Imposizione fiscale: l insieme dei tributi che i cittadini devono pagare allo Stato. PASSATOPRESENTE JIHAD un termine arabo che significa letteralmente sforzo , impegno , e assume, secondo il contesto, due diverse accezioni: il cosiddetto grande jihad (o jihad interiore) è lo sforzo personale di ogni musulmano volto al miglioramento di se stesso; il piccolo jihad (o jihad esteriore) indica invece la diffusione delle fede islamica presso i cosiddetti infedeli , seguaci di altre religioni, anche con l uso delle armi. Quest ultima accezione ha avuto un grande peso nei trattati di diritto islamici nel periodo della grande espansione araba nel Mediterraneo. Vi fa riferimento la più diffusa traduzione del termine, guerra santa , che rende tuttavia solo una parte del concetto, ignorando invece del tutto la componente interiore e personale del jihad. Nel mondo attuale, l espressione guerra santa è tornata di uso comune per definire le azioni dei gruppi fondamentalisti islamici, che usano il jihad come giustificazione per gli attentati terroristici contro la popolazione civile. In realtà, l ideologia di questi gruppi ha poco a che fare con l insegnamento del Corano, che tra l altro vieta chiaramente, anche in caso di guerra, di uccidere donne, bambini, anziani e malati. Un guerriero musulmano in un manoscritto arabo del XIII secolo. Inizio della dinastia omayyade Conquiste arabe in Africa settentrionale e Spagna 661 d.C. 661-750 d.C. 231

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille