I colori della STORIA - volume 2

L ALTO MEDIOEVO ] UNA MONARCHIA PI FORTE L Italia bizantina e longobarda Territori longobardi Impero bizantino L Italia si trovava nettamente divisa in aree di dominio longobardo e aree di dominio Milano Pavia bizantino. Genova Ravenna ESARCATO Come puoi vedere dalla cartina, Firenze non c era continuità territoriale Spoleto tra i vari domìni longobardi, che erano interrotti dall esarcato e Roma dalla pentapoli. Mar Adriatico DUCATO DI SPOLETO Benevento La pentapoli era l organismo Napoli politico e amministrativo che DUCATO DI BENEVENTO Mar Tirreno riuniva cinque città della Mar Ionio Romagna e delle Marche: Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia e Ancona. Cagliari Palermo Questa mancanza di continuità Siracusa territoriale e la debolezza del potere centrale del re esponevano i Longobardi sia Mar Mediterraneo alla minaccia dei Bizantini, sia a quella dei Franchi, che dalla Gallia miravano a espandersi in Italia. La necessità di fronteggiare diversi nemici spinse i duchi ad accettare un organismo statale più solido, guidato da una monarchia stabile che pose la propria sede a Pavia. E con il re Agilulfo (590-616 d.C.) iniziò una nuova fase di espansione territoriale, che proseguì anche con i suoi successori. IL DIRITTO E L EDITTO DI ROTARI Per dare solidità al potere centrale della monarchia longobarda si ebbe poi l esigenza di avere leggi scritte. Come le altre popolazioni germaniche, fino ad allora il diritto longobardo si fondava sugli usi e sulle consuetudini tramandate oralmente. L Editto di Rotari del 643 d.C. fu la prima legge scritta longobarda, che regolava i rapporti tra Longobardi e tra questi e la popolazione di origine romana. Una pagina miniata dell Editto di Rotari. 211

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille