LABORATORIO DELLE FONTI - L'opera degli evangelizzatori

LABORATORIO DELLE FONTI I TESTI L opera degli evangelizzatori cristiani In questo brano di Gregorio di Tours, vissuto nel VI secolo, si descrive un astuzia attuata da un prete della Gallia meridionale per convincere i contadini di quella zona a convertirsi. 1. Ciò che rimane di qualcosa o di qualcuno. In ambito religioso è spesso riferito a oggetti appartenuti a un santo o ai suoi resti. C era a Gévaudan un monte chiamato Helarius, che racchiudeva un grande lago. In certi momenti dell anno, la folla dei contadini vi andava a gettare offerte. I contadini arrivavano, portando con sé cibi e bevande, e per tre giorni facevano festa. La pratica durò a lungo, finché un prete della città vicina si recò sul posto e predicò alla moltitudine. Dato che i suoi discorsi non avevano alcun effetto, egli fece innalzare nei pressi del lago una basilica dedicata a sant Ilario di Poitiers e vi depose le reliquie1 del santo. Poi disse al popolo: «Questo stagno non ha niente di sacro. Non insozzate le vostre anime con riti vani! Riconoscete Dio e venerate i suoi amici, venerate sant Ilario le cui reliquie riposano qui . Allora, toccati nel profondo del cuore, gli uomini si convertirono e presero a portare alla basilica tutte le offerte che in precedenza usavano gettare nel lago. Gregorio di Tours, Storia dei Franchi, vol. II, Fondazione L. Valla-Mondadori, Milano 1981. Perché il prete fa costruire una basilica? Come cambia il comportamento dei contadini? EREMITI E MONACI Mentre una parte della Chiesa era impegnata direttamente nelle tradizionali strutture organizzative della società, le diocesi, nell ambito del cristianesimo orientale e occidentale si affermarono altre forme di religiosità e di impegno spirituale e sociale. Alcuni fedeli gli eremiti, come vennero chiamati dal termine greco éremos, solitario si ritirarono in luoghi isolati, come i deserti della Siria e dell Egitto. Richiamandosi all esperienza dei primi martiri cristiani e all esempio di Gesù, essi conducevano una vita ascetica fatta di preghiera e lunghi digiuni e segnata dalla rinuncia completa ai beni terreni. Altri cristiani, pur vivendo in luoghi lontani dalle città, formarono comunità di preghiera insieme ad altri fedeli. Essi furono chiamati monaci (dal greco m nos, uno ) perché, pur conducendo una vita di gruppo con altri confratelli, trascorrevano gran parte del proprio tempo nel raccoglimento interiore, pregando o svolgendo in solitudine le attività quotidiane necessarie al loro sostentamento. LA DIFFUSIONE DEL MONACHESIMO Il monachesimo era nato in Oriente fra il III e il IV secolo, ma a partire dal V secolo si diffuse anche in Occidente, in particolare in Italia e in Gallia. Alla base dell impegno religioso dei primi monaci vi fu in molti casi l opera di evangelizzazione dei popoli germanici (X LABORATORIO DELLE FONTI). Sulle orme di Ulfila, il vescovo ariano che alla fine del IV secolo era riuscito a convertire i Goti, nel V secolo il monaco britannico Patrizio si era recato in Irlanda, evangelizzandone la popolazione. Sull isola sorsero poi numerosi monasteri che, tra il VI e il VII secolo, diffusero il cristianesimo in tutta la Britannia. Nello stesso periodo altri monaci evangelizzarono l Europa centrale, mentre nel IX secolo i monaci greci Cirillo e Metodio avrebbero convertito al cristianesimo anche le tribù nomadi di Slavi insediate nell Europa orientale e nei Balcani. Mentre nelle regioni orientali a diffondere la fede cristiana fu comunque soprattutto la Chiesa guidata dal patriarca di Costantinopoli, il monachesimo ebbe un ruolo determinante nel mondo occidentale. Qui i monaci, spingendosi come missionari pressoché in ogni parte d Europa, compirono un impresa fondamentale per l affermazione politica e sociale della Chiesa e per la formazione dell identità religiosa europea. GLOSSARIO Evangelizzazione: la parola deriva da vangelo, termine di origine greca che significa buona notizia , e si riferisce al processo di diffusione del credo cristiano attraverso la predicazione di religiosi itineranti. Papato di Gregorio Magno Concilio di Costantinopoli 590-604 d.C. 680-681 d.C. 183

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille