Le riforme di Diocleziano

L EPOCA TARDOANTICA Le riforme di Diocleziano Nonostante la pressione dei Germani alle frontiere e l indebolimento dell impero causato dalla crisi economica e dalle guerre civili, alla fine del III secolo d.C. Roma aveva ancora la forza sufficiente a controllare il mondo mediterraneo. Lo spostamento della capitale era il segno della definitiva perdita di importanza politica ed economica di Roma, lontana dalle zone militarmente calde e situata in un territorio impoverito. La ricchezza delle regioni orientali consentiva a Diocleziano di poter contare su maggiori entrate fiscali rispetto a quelle disponibili a Roma e in Occidente. A queste considerazioni si aggiungevano ragioni di natura culturale e politica. In Oriente, Diocleziano poteva legittimare il proprio potere attraverso la divinizzazione della figura dell imperatore, propria delle tradizioni politiche locali. Avvolgendo la sua persona di un aura di sacralità, egli poté imporre un potere assoluto che in Italia e in Occidente sarebbe stato accettato più difficilmente. Con Diocleziano, in effetti, l imperatore smise anche formalmente di essere il primo magistrato dello Stato (un primus inter pares, come era stato dal tempo di Ottaviano Augusto), per divenire a tutti gli effetti un monarca. LA FINE DELL ANARCHIA MILITARE L ultimo imperatore del periodo dell anarchia militare, Marco Aurelio Caro (282-283 d.C.), morì durante l ennesima campagna orientale contro i Sasanidi. Uno dei suoi più validi comandanti militari, Caio Aurelio Valerio Diocle, nato da una famiglia di umili origini della provincia della Dalmazia (Illiria), fu acclamato imperatore dalle sue truppe. In quell occasione assunse il nome di Diocleziano, con cui sarebbe stato chiamato da allora in avanti. Il principato di Diocleziano (284-305 d.C.) ripristinò l unità e l autorità delle istituzioni statali e sancì la fine del travagliato periodo dell anarchia militare. I problemi dell impero rimanevano tuttavia tanti e gravi: oltre alla crisi economica e agli sconfinamenti dei Germani, si aggiunsero le ribellioni verificatesi in varie province per esempio in Gallia , che rivendicavano apertamente l autonomia dal doI quattro tetrarchi in una scultura minio imperiale. della basilica di San Marco a Venezia. LA PRIMA DIVISIONE E LA NUOVA CAPITALE Consapevole dell impossibilità di governare personalmente un impero così vasto e con così gravi problemi, nel 286 d.C. Diocleziano decise di condividere il potere con un suo fedele commilitone, Valerio Massimiano, originario della Pannonia, al quale era unito da profonda e consolidata amicizia. A Massimiano fu affidato il controllo della parte occidentale dell impero, con particolare attenzione alla difesa delle frontiere lungo il Reno e con il compito di reprimere le rivolte della Gallia. Diocleziano mantenne invece per sé il controllo della parte orientale dell impero, impegnandosi soprattutto nel consolidamento della frontiera lungo il Danubio e nel mantenimento del governo imperiale nelle province orientali. Per essere più vicino ai fronti delle operazioni militari e per evitare che le difficoltà o i ritardi nei collegamenti potessero compromettere le campagne di guerra, egli decise il trasferimento della sede imperiale da Roma a Nicomedia, nella provincia della Bitinia (Anatolia nordorientale). LA TETRARCH A Gli effetti positivi della prima divisione dell impero, che consentì a Diocleziano di consolidare i confini e ricompattare le istituzioni statali, spinsero l imperatore a promuovere, nel 293 d.C., la suddivisione dei domini romani in quattro prefetture (cioè comandi militari). Il sistema fu chiamato tetrarchìa e prevedeva la ripartizione del potere tra due Augusti e due Cesari loro sottoposti e da essi scelti. GLOSSARIO Monarca: persona che detiene un potere assoluto e incontrastato. Prefettura: oggi la prefettura è un organo decentrato dell amministrazione statale. Nella tetrarchìa di Diocleziano indicava ognuno dei quattro territori in cui l impero romano era stato diviso. Tetrarchìa: il termine viene dal greco tetra, quattro , e arch , governo , e indica uno Stato diviso in quattro regioni distinte, governate, ciascuna, da un tetrarca. Impero di Caro Impero di Diocleziano Istituzione della tetrarchìa 282-283 d.C. 284-305 d.C. 293 a.C. 103

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille