unità 3 • IL primo ottocento

      LA STORIA E LA SOCIEtà

L’ETÀ NAPOLEONICA 

Dopo la Rivoluzione francese (1789) la Francia tenta di portare la Rivoluzione nel resto d’Europa e affida al generale Napoleone Bonaparte una serie di campagne militari.


Con la Campagna d’Italia Napoleone conquista il Nord della penisola, togliendola agli austriaci, e forma le Repubbliche cispadana, ligure e cisalpina, modellate sull’esempio di quella francese. 

Nel 1799, con un colpo di Stato, Napoleone si fa nominare Primo console della Repubblica francese, e nel 1804 riesce a farsi incoronare “imperatore dei francesi”. 

Dopo una serie di grandi vittorie, nel 1812 nella Campagna di Russia, Napoleone è costretto alla ritirata. 

L’alleanza antifrancese composta da Inghilterra, Prussia, Austria e Russia sconfigge i francesi a Lipsia, e Napoleone viene mandato in esilio all’isola d’Elba. Dopo un tentativo di riprendere il potere, nel 1815 Napoleone viene definitivamente sconfitto a Waterloo.

LA RESTAURAZIONE

Dopo la sconfitta di Napoleone si apre il Congresso di Vienna, che mira a ristabilire l’ordine (a “restaurarlo”)

e a rimettere sul trono i sovrani cacciati dalla Rivoluzione e da Napoleone. Il Congresso afferma infatti il principio di legittimità, in base al quale i re salgono al trono per diritto divino (cioè per volontà di Dio) e dunque nessuna vicenda umana può togliere loro il trono.

Ma le idee trasmesse dalla Rivoluzione francese sono ormai molto diffuse tra gli intellettuali e i borghesi, in particolare fra i giovani. Nascono così organizzazioni segrete, come la Massoneria e la Carboneria, che operano per diffondere i princìpi rivoluzionari di uguaglianza e libertà. In tutta Europa scoppiano quindi delle rivolte, i moti insurrezionali del 1820 e del 1830, che mirano a ottenere l’introduzione di regimi costituzionali e riforme liberali.

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IL RISORGIMENTO ITALIANO

In Italia, che è ancora in parte sotto la dominazione straniera, le insurrezioni non sono solo contro l’autoritarismo dei governi ma soprattutto per l’indipendenza e l’unificazione nazionale.


I moti del 1820 e del 1830 vengono repressi.

Ma la coscienza nazionale – cioè la consapevolezza degli italiani di appartenere a un’unica nazione e la volontà di vederla unita – si sta diffondendo.

Nel 1848 scoppiano nuovi moti, che coinvolgono varie città d’Italia da Palermo a Milano.


Il regno di Sardegna guida la prima guerra d’indipendenza per sottrarre all’Austria il Nord Italia.

L’Unità d’Italia si realizza nel 1861 con l’impresa dei Mille e si completa con la terza guerra d’indipendenza del 1866 e la presa di Roma del 1870.

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, grazie a importanti innovazioni tecnologiche, si realizza la Rivoluzione industriale. 

Cambia il modo di produrre le merci, si passa dalla lavorazione artigianale alla produzione in fabbrica, dove vengono utilizzate nuove macchine per svolgere il lavoro e soprattutto viene impiegata una nuova energia, quella del vapore e del carbone.

Questo nuovo modo di lavorare fa aumentare la produzione e ne riduce i costi, aumentando così le possibilità di vendita e quindi gli scambi commerciali. 


La fabbrica diventa ora il centro della vita sociale.

Le condizioni di vita degli operai, duramente sfruttati nelle fabbriche, sono difficili. Vivono in abitazioni sovraffollate e in condizioni igieniche precarie. Nascono così le prime proteste sociali, e gli operai si organizzano in associazioni sindacali per rivendicare condizioni di lavoro migliori e leggi sul lavoro più giuste.

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NEOCLASSICISMO E ROMANTICISMO

Il Neoclassicimo 

Il Neoclassicismo nasce nel Settecento, e rispecchia in ambito artistico l’approccio razionalistico illuminista.

Come gli illuministi diffondono le loro idee con uno stile semplice e chiaro, così gli artisti neoclassici ricercano un ideale di semplicità ed equilibrio, che ritrovano nelle opere classiche.

L’arte classica viene perciò studiata e imitata come modello di perfetta fusione tra passione e compostezza, dunque come modello di bellezza ideale.

Il Romanticismo 

Alla fine del Settecento emerge però un gusto diverso, che rifiuta la compostezza e l’equilibrio, raffigura soggetti inquieti e indaga i lati oscuri della personalità umana. Questa nuova sensibilità dà vita nell’Ottocento al movimento romantico, che propone una visione opposta a quella dell’illuminismo.


Per gli illuministi, infatti, la ragione era l’unico strumento per indagare la realtà, mentre il Romanticismo esalta la fantasia, il sentimento e l’irrazionalità dell’individuo. Gli illuministi, inoltre, avevano fiducia illimitata nella scienza; mentre i romantici riscoprono l’aspetto spirituale e mistico dell’esistenza (non come adesione alla religione tradizionale, ma come desiderio di mistero e di divino).


Infine, a differenza del pensiero illuminista (caratterizzato da razionalità e certezze), il pensiero romantico fa emergere alcuni conflitti che vive l’uomo, in particolare l’artista romantico.

  • Il conflitto tra individuo e mondo: l’intellettuale romantico considera la propria individualità come eccezionale, e si ribella alle convenzioni del mondo e alla mediocrità degli individui comuni.
  • Il conflitto tra realtà e immaginazione: l’individuo romantico vive la realtà presente come squallida e insignificante, e si rifugia in una realtà lontana nel tempo (il Medioevo) o nello spazio (l’Oriente); o in una realtà alternativa come quella del sogno o della passione amorosa.
  • Il conflitto tra ragione e libertà: la ragione pone limiti al desiderio di realizzazione dell’uomo, per questo la massima aspirazione dell’intellettuale romantico è la libertà di esprimere la sua fantasia e il suo intelletto.

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VERIFICA

Rimetti in ordine gli eventi.


    Moti insurrezionali


    Congresso di Vienna


    Napoleone conquista l’Italia del Nord 


2 Battaglia di Waterloo

Che cosa chiedono i moti insurrezionali del 1820 e del 1830?

 

 

Indica quali sono i caratteri del Neoclassicismo e quali del Romanticismo


 

neoclassicismo

romanticismo

Ragione

     

Sentimento

     

Fiducia nella scienza

     

Immaginazione

     

Equilibrio

     

Conflitto

     

I saperi fondamentali di letteratura - volume 2
I saperi fondamentali di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento