La narrativa italiana

Il primo Novecento LA NARRATIVA ITALIANA Tra le due guerre mondiali emerge il realismo psicologico che esplora le angosce e le nevrosi dell uomo moderno. I personaggi di Federigo Tozzi, incapaci di determinare il proprio destino, sono condannati all infelicità e al fallimento. Attento ai problemi esistenziali e al disagio interiore è Alberto Moravia, che con Gli indifferenti (1929) anticipa le tematiche dell Esistenzialismo. La sua narrativa rifiuta qualsiasi elemento fantastico e la sua lingua è priva di ornamenti o astrazioni. Dagli anni Trenta si sviluppa il genere fantastico. Massimo Bontempelli propone una narrativa, chiamata realismo magico in cui la realtà si trasforma in mito, favola, magia. L Esistenzialismo è una corrente filosofica contemporanea che insiste sul valore specifico dell esistenza individuale umana e del suo carattere precario. Dino Buzzati è autore di romanzi e racconti dove i motivi dell ansia e dell angoscia esistenziale assumono aspetti fantastici e inquietanti. Per Tommaso Landolfi il fantastico è lo strumento ideale per una riflessione critica sulla realtà e per smitizzare il mondo borghese. Dagli anni Trenta emerge anche l esigenza di confrontarsi con la realtà sociale. Molti scrittori raccontano l Italia centromeridionale, muovendo in genere dalla tradizione verista: tra questi il molisano Francesco Jovine, il calabrese Corrado Alvaro, l abruzzese Ignazio Silone. Carlo Levi scrive Cristo si è fermato a Eboli (1945) dove racconta la sua esperienza del confino in Lucania a cui è stato condannato per attività antifascista. Quello di Levi è un ritratto poetico, morale e sociale confino, condanna che obbliga a dimorare in un luogo lontano e isolato. di un mondo contadino misero e arcaico. 51

I saperi fondamentali di letteratura - volume 3
I saperi fondamentali di letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento ad oggi