Nelle subordinate finali il modo utilizzato è il congiuntivo; nelle subordinate causali è l’indicativo, di norma con un tempo passato, per esprimere l’anteriorità dell’azione rispetto alla reggente.
Esempio
Mi trasferisco in Danimarca perché possa trovare lavoro
Mi trasferisco in Danimarca perché non ho trovato lavoro in Italia
Ti assegno altri esercizi perché tu impari il latino
Ti assegno altri esercizi perché hai sbagliato la verifica di latino
In tutte le frasi la proposizione subordinata è introdotta dalla congiunzione perché: nelle frasi 1 e 3 questa ha valore finale e comunica uno scopo, mentre nelle frasi 2 e 4 ha valore causale ed evidenzia i motivi per cui si è decisa l’azione.
Cambiamo i tempi verbali.
Esempio
Mi sono trasferito in Danimarca perché potessi trovare lavoro (finale)
Mi sono trasferito in Danimarca perché non avevo trovato lavoro in Italia (causale)
Ti ho assegnato altri esercizi perché tu imparassi il latino (finale)
Ti ho assegnato altri esercizi perché avevi sbagliato la verifica di latino (causale)
Lo schema dei rapporti temporali è quindi il seguente:
- reggente al presente → finale → congiuntivo presente
reggente al presente → causale → indicativo passato - reggente al passato → finale → congiuntivo imperfetto
reggente al passato → causale → indicativo trapassato