[ITA] La subordinazione: proposizioni temporali

ITA La subordinazione: proposizioni temporali

Considera la frase seguente.


Mentre aspettavo l’ora di cena, sono andato a passeggiare con il mio cane


La proposizione principale è «sono andato a passeggiare con il mio cane», da cui dipende la proposizione subordinata temporale introdotta da mentre e che esprime:

  • la circostanza di tempo in cui si verifica l’azione della proposizione da cui dipende (l’azione di passeggiare si svolge nell’ambito di tempo dell’attesa della cena);
  • un rapporto di contemporaneità con la reggente (l’azione di passeggiare avviene contemporaneamente all’azione di aspettare).

Anche quando ha la stessa funzione di mentre, e può essere relativo a:

  • un’azione svoltasi nel passato
    Quando aspettavo l’ora di cena, andavo a passeggiare con il mio cane
  • un’azione svoltasi nel presente
    Quando aspetto l’ora di cena, vado a passeggiare con il mio cane

Per esprimere il rapporto di posteriorità della subordinata rispetto alla reggente si usa prima che.

Esempio

Prima che arrivi l’ora di cena, vado a passeggiare con il mio cane


Per esprimere il rapporto di anteriorità della subordinata rispetto alla reggente si usa dopo che.

Esempio

Dopo che avrò cenato, andrò a passeggiare con il mio cane

  BOX EUROPA
  Il rapporto di posteriorità in inglese

In inglese – in un periodo in cui la principale e la subordinata temporale introdotta da when indicano due azioni che si svolgeranno al futuro – la subordinata temporale mantiene il tempo al presente per evidenziare lo scarto temporale tra le due azioni, a differenza di quanto accade in italiano


Sentirò le sue parole quando lo incontrerò

futuro semplice                      futuro semplice


I’ll listen to his words when I meet him

simple future                     simple present

osserva  

Aspettando l’ora di cena, vado a passeggiare con il mio cane.

Nell’attendere l’ora di cena, vado a passeggiare con il mio cane.

Prima di cenare, vado a passeggiare con il mio cane.

Dopo aver cenato, andrò a passeggiare con il mio cane.

Una volta cenato, andrò a passeggiare con il mio cane.


Sono proposizioni temporali implicite quelle composte da:

  • gerundio semplice (aspettando) → contemporaneità
  • nel, al, sul + infinito (nell’attendere) → contemporaneità
  • participio (una volta cenato) → anteriorità
  • prima di + infinito (prima di cenare) → posteriorità
  • dopo + infinito (dopo aver cenato) → anteriorità

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1. Trasforma le frasi esplicite in implicite e viceversa.


a. Ho provato una grande gioia nel rivederti.

 


b. Mentre andavo al lavoro, ho incontrato un vecchio amico.

 


c. Terminati i compiti, potremo uscire.

 


d. Non dimenticare di salutare gli amici, prima di partire.

 


e. Telefonami, dopo che sarai arrivato.

 



2. Sottolinea le proposizioni temporali e trasforma quelle implicite in esplicite e viceversa.


a. Al passare del corteo, si diffuse tra la gente un sentimento di commozione.

 


b. Mentre lei gli diceva che tra loro era finita, sentì come uno strappo al cuore.

 


c. Appena lo vide, i suoi occhi si illuminarono.

 


d. Vorrei incontrarti, quando vengo a Milano.

 


e. Mio fratello è caduto scendendo le scale di corsa.

 


f. Quando saprò il programma della serata, te lo comunicherò.

 


g. Leggendo in fretta si rischia di capire poco.

 

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3. Scegli la congiunzione corretta tra le due proposte e inseriscila.


a.                                                 Cesare indugiava in quei luoghi per l’allestimento delle navi, ambasciatori da una gran parte dei Morini arrivarono da lui. (prima che/mentre)

b. Taci,                                                 chiamo a raccolta i miei pensieri. (dopo che/mentre)

c. Catone,                                                 gestì il consolato con Lucio Valerio Flacco, fu eletto censore con lo stesso Flacco e fu a capo di un severo potere. (mentre/dopo che)

d. Ecco Cesare,                                                 , vincitore, detta le leggi tra le genti. (prima che/mentre)

e. Ma                                                 cominciava la primavera – il cui inizio Verre non notava dal Favonio né da qualche altro astro, ma                                                 vedeva una rosa – si dava al lavoro e ai viaggi. (quando/mentre)

f.                                                 lo vidi, scoppiai in un pianto dirotto, ma lui mi gettò le braccia al collo e, baciandomi, cercava di frenare il mio pianto. (quando/mentre)

LAT Le proposizioni subordinate temporali all’indicativo

Congiunzione

Traduzione

Rapporto temporale

cum

quando

l’azione della temporale è contemporanea alla reggente o la precede di poco

ubi (ubi primum)

quando, come, non appena

dum

mentre

l’azione della principale e quella della temporale sono in rapporto di stretta contemporaneità

postquam

dopo che

l’azione della temporale è compiuta prima di quella della reggente

antequam e priusquam

prima che

l’azione della temporale segue quella della reggente


In latino la congiunzione DUM si lega all’indicativo presente qualunque sia il tempo della reggente. In italiano non è sempre possibile mantenere il tempo presente richiesto da dum, quindi, nella traduzione delle temporali introdotte da questa congiunzione, si deve usare il tempo richiesto dalle regole della sintassi italiana.


Esempio

Dum haec in conloquio geruntur, exploratores Caesari nuntiaverunt equites Ariovisti accedere (da Caes.) 

Mentre si trattavano queste cose nel colloquio, gli esploratori annunciarono a Cesare che i cavalieri di Ariovisto si avvicinavano

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Lavoriamo insieme cum sociis

   4. Traduci le frasi, aiutandoti con le parole suggerite di seguito.


 canis (cane)  hora (ora)  ceno, are (cenare)  cena (cena)  deambulo, are (passeggiare)  expecto, are (aspettare)


a. Mentre aspettavo l’ora di cena, sono andato a passeggiare con il mio cane.

 


b. Mentre aspetto l’ora di cena, passeggio con il mio cane.

 


c. Quando aspettavo l’ora di cena, passeggiavo con il mio cane.

 


d. Quando aspetto l’ora di cena, passeggio con il mio cane.

 


e. Prima che sia l’ora di cena, passeggio con il mio cane.

 


f. Prima che ceniamo, passeggio con il mio cane.

 


g. Ho cenato prima di passeggiare con il mio cane.

 


h. Dopo che ho cenato, passeggio con il mio cane.

 


i. Dopo che cenammo, passeggiai con il mio cane.

 



   5. Le frasi sotto riportate sotto sono la traduzione di quelle dell’esercizio 3, ma date alle rinfusa. Abbinale correttamente e inserisci la congiunzione temporale corretta.


 

Tace,                          ego mihi consilia in animum convoco. (Plau.)

 

Et                          eum vidi, equidem vim lacrimarum profudi, ille autem me complexus atque osculans flere prohibebat. (Cic.)

 

                         autem ver esse coepiebat – cuius initium Verres non a Favonio neque ab aliquo astro notabat, sed                          rosam videbat – dabat se labori atque itineribus. (Cic.)

 

                         in his locis Caesar navium apparatus causa moratur, ex magna parte Morinorum ad eum legati venērunt. (Caes.)

 

Ecce Caesar,                          victor per populos dat iura. (Verg.)

 

Cato,                          consulatum cum L. Valerio Flacco gessit, censor cum eodem Flacco electus est et potestati severe praefuit. (Nep.)

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6. Cerchia gli elementi che introducono le subordinate temporali, poi traduci le frasi.


a. Hamilcar, postquam mare transiit et in Hispaniam venit, magna facinora (facinus, “impresa”) secunda fortuna gessit. (Nep.)

 


b. Dum Scipio in Hispania egregias res agit, in Italia exercitus Romanus male pugnavit et Claudius Marcellus consul ab Hannibale occisus est. (Eutr.)

 


c. Dum haec (“queste cose”) in aliis locis ab Romanis geruntur, Tarentum Hannibal pervenit. (Liv.)

 


d. Fabius, ubi Romam rediit, et in senatu et ad populum (ad + acc., “di fronte a”) mediam (medius, a, um, “moderato”) orationem habuit. (Liv.)

 


e. Dum haec geruntur, Caesar exercitum trans Renum duxit. (Caes.)

 


f. Caesar, postquam Pompei Crassique auxilio consul creatus est, suas legiones in Galliam duxit. (Caes.)

 


g. Ubi primum per exploratores Caesar certior factus est, cum legionibus e castris profectus est. (Caes.)

 


h. Cum Caesar, victor, consulatum petivit atque obtinuit, consules cum Pompeio senatusque atque nobilitas ex urbe fugērunt. (Eutr.)

 


i. Decimo anno postquam Hannibal in Italiam venit, a consule Marcello Siciliae magna pars capta est, quam Afri tenebant, et magna praeda Romam perlata est. (Eutr.)

 

 

In italiano quando può essere:

  • congiunzione subordinante, che introduce una subordinata temporale;
    Quando piove, rimango a casa
  • avverbio interrogativo di tempo, che introduce una proposizione interrogativa.
    Quando verrai a trovarmi? → interrogativa diretta
    Ti chiedo quando verrai a trovarmi → interrogativa indiretta

In latino le due funzioni sono diversamente espresse:

  • la congiunzione temporale, come hai visto, è cum;
  • l’avverbio interrogativo è quando, come in italiano.

Di conseguenza al quando italiano corrisponderà in latino quando nella domanda e cum nella risposta.

Esempio

Quando Romam venies?Quando verrai a Roma?

Cum a negotiis vacaboQuando sarò libero da impegni

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ITA La proposizione subordinata concessiva

In italiano, come in latino, la proposizione concessiva esprime una circostanza nonostante la quale si compie quanto espresso nella proposizione reggente.


Di seguito sono elencate le principali congiunzioni concessive e i modi verbali a cui ciascuna di queste si lega.


Concessive esplicite + congiuntivo 

  • quantunque 
  • benché 
  • sebbene 
  • per quanto
  • nonostante

Concessive esplicite + indicativo

  • anche se

Concessive implicite

  • pure + gerundio o participio
  • per + infinito
  • senza + infinito

7. Sottolinea le proposizioni concessive e cerchia la congiunzione che le introduce. Trasforma poi le subordinate concessive implicite in esplicite e viceversa.


a. Nonostante lo desiderasse, non poté ottenerlo.

 


b. Pur affrettandoci, non arriveremo in tempo.

 


c. Per aver fatto tanta strada, sei ancora pieno di energia.

 


d. Si lamenta che fa ancora freddo, benché sia primavera inoltrata.

 


e. Quantunque il tragitto fosse breve, il traffico intenso ci fece perdere tempo.

 


f. Sebbene ti sia amico da molti anni, non riesco ancora a capire certe tue scelte.

 


g. La gara è andata bene, anche se mi sono allenata poco.

 


h. I due fratelli, benché si volessero bene, si vedevano di rado.

 

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8. Trasforma le proposizioni concessive in reggenti e le reggenti in coordinate. Segui l’esempio.


Per quanto il clima fosse rigido, Giorgio non sentiva freddo. 
Il clima era rigido, ma Giorgio non sentiva freddo.


a. Pur non essendo sicura che arriverà, non mi muoverò da qui e lo aspetterò.

 


b. Non riesci a credergli fino in fondo, benché ti abbia chiesto scusa.

 


c. Nonostante vivano lontane, Anna e Lisa sono grandi amiche e si messaggiano quasi tutti i giorni.

 


d. Per quanto gli avversari fossero molto forti, abbiamo vinto la finale.

 


e. Sebbene abbia studiato l’inglese con impegno, la mia pronuncia non è migliorata.

 


f. Marco è andato a correre per quasi un’ora, quantunque fosse stanco dopo una giornata di lavoro.

 


g. Anche se non mi convince del tutto, appoggerò la tua proposta.

 


h. Ha agito d’impulso e si è messo nei pasticci, pur non essendo una persona irragionevole.

 

Sic!
Sic!
Grammatica latina per il primo biennio