U17 I verbi fero, eo e fio

Una parola per cominciare

SOMNUS

SOMNUS si origina, attraverso passaggi intermedi, dalla radice indoeuropea *swe-/op, che dà in greco ypnos e che ci rimanda a una parentela che gli antichi ben conoscevano: il Sonno è, infatti, figlio di Hypnos e della Notte. Da somnus si sviluppano poi somnium (“sogno”) e il composto del verbo fero somnifer, che significa “che porta il sonno” e, con esso, sogni profetici, come accade nel Somnium Scipionis di Cicerone.

Il nome Morfeo compare per la prima volta in Ovidio, nelle Metamorfosi, ed è probabilmente di sua invenzione, creato dal termine greco morphé, che significa “forma”. Morfeo era infatti il figlio prediletto di Sonno e aveva la capacità di acquisire sembianze umane quando si presentava agli uomini addormentati, ai quali sfiorava le palpebre con un mazzo di papaveri (Plinio, infatti, considera la vis papaveris come una forza portatrice di sonno).

CONOSCENZE
  • il verbo fero e i suoi composti
  • il verbo eo e i suoi composti
  • la coniugazione del verbo fio
  • i composti di facio e fio
  • il concetto di verbo semideponente
COmpetENZE
  • ricostruire la coniugazione dei verbi feroeo e fio
  • riflettere sull’uso transitivo e intransitivo dei composti del verbo eo
  • riflettere sull’uso e sul significato dei verbi composti di facio e di fio

Sic!
Sic!
Grammatica latina per il primo biennio