L’autrice

Grazia Deledda

Uomini siamo, Elias, uomini fragili come canne; pensaci bene. Al di sopra di noi c’è una forza che non possiamo vincere

(Elias Portolu)

Una delle tendenze della narrativa italiana a cavallo tra XIX e XX secolo recupera i moduli narrativi e le scelte espressive del Decadentismo europeo di stampo ancora ottocentesco, seppur con accenti decisamente originali.

Su tale direttrice si colloca l’attività di Grazia Deledda: muovendo da un Verismo a sfondo regionale e folclorico che attinge alle cronache, alle leggende paesane, ai miti, ai costumi e alle storie di passioni elementari della sua Sardegna, la produzione di questa autrice assume caratteri decadenti nel calare tali temi in un mondo segnato dall'ossessione del peccato e del male. È un mondo rappresentato con toni cupi e fatalistici, ai quali si accompagna un’ansia di liberazione e di riscatto, sempre però destinata a rimanere delusa.


Vola alta parola - volume 5
Vola alta parola - volume 5
Il secondo Ottocento