Vittorio Sereni

Ermetismo e dintorni 3 In base a quali considerazioni l autore sembra ritenere che nei tempi recenti le azioni dell essere umano siano ancora più feroci che nel passato? 4 Perché Quasimodo invita i figli a dimenticare i padri? ANALIZZARE 5 Elenca gli strumenti di morte menzionati nel componimento. 6 Rintraccia i termini che rimandano ai campi semantici del male, della morte e della distruzione. 7 Quale effetto determina il ripetuto ricorso alla seconda persona singolare (Sei ancora Eri ecc.)? 8 Soffermati sull uso dei tempi verbali e spiega con quale intenzione l autore alterna il presente e il passato. Il finale della poesia contiene un esortazione: a tuo parere l autore è convinto della sua efficacia? PRODURRE 10 SCRIVERE PER ARGOMENTARE Questa poesia è stata tacciata, insieme ad altre della raccolta Giorno dopo giorno, di essere enfatica e retorica. Condividi questa critica? Esprimi le tue opinioni in un testo argomentativo di circa 20 righe. 11 INTERPRETARE in sintesi 9 SCRIVERE PER ARGOMENTARE Sei d accordo con la visione pessimistica dell essere umano che Quasimodo esprime in questa poesia? Motiva la tua risposta in un testo argomentativo di circa 30 righe che faccia riferimento alla realtà odierna. Vittorio Sereni La vita Vittorio Sereni nasce a Luino (Varese), sul Lago Maggiore, nel 1913. Dal 1932 vive a Milano, dove si laurea nel 1936 in Estetica con il filosofo Antonio Banfi. Dopo aver insegnato nei licei (1937-1940), collabora alla rivista Corrente . Chiamato alle armi nel 1939, viene congedato nel settembre 1940 e richiamato nel 1941, lo stesso anno del suo esordio poetico con la raccolta Frontiera. Fatto prigioniero dagli angloamericani nel 1943 in Sicilia, è trasferito in Nord Africa (Algeria e Marocco), dove resta rinchiuso in diversi campi di prigionia sino al luglio del 1945. Tornato a Milano con la fine della guerra, riprende l insegnamento (1948-1952), prima di essere assunto all ufficio stampa e propaganda della Pirelli, dove rimane fino al 1958, quando passa alla direzione editoriale della casa editrice Mondadori. Muore a Milano nel 1983. Le opere Nella prima raccolta di Sereni, Frontiera, i testi delle liriche sono chiari e limpidi, lontani dall oscura complessità dei testi ermetici. Tuttavia, alcuni critici ritrovano nella poesia di Sereni un legame con l Ermetismo, soprattutto nella scelta elitaria e selettiva del lessico. Non è però possibile definirlo poeta ermetico a tutti gli effetti: la sua produzione poetica ha risentito dell influenza di diverse tendenze letterarie novecentesche. La prima fase La formazione poetica di Sereni avviene nell ambiente milanese che aveva dato vita al periodico Corrente , presso le cui edizioni esce la prima raccolta, Frontiera (1941), e anche nell ambito delle riviste fiorentine Il Frontespizio e Campo di Marte , sulle quali, negli stessi anni, Sereni pubblica alcune poesie. Tuttavia la sua opera, pur prendendo le mosse dall Ermetismo, se ne distingue fin dall esordio per i suoi testi sobri e trasparenti, privi cioè dell oscurità che caratterizza quella scuola, tanto che il critico Gianfranco Contini ha parlato, a proposito del primo Sereni, di un inclinazione elegiaca. Indicato da Luciano Anceschi (nell antologia da lui curata La linea lombarda, 1952) come capostipite della variante lombarda del novecentismo poetico, Sereni sviluppa il suo stile nella direzione dell essenzialità. Un ermetismo controverso In sede critica è stata a lungo dibattuta la maggiore o minore appartenenza del primo Sereni all area dell Ermetismo. Uno dei suoi più autorevoli studiosi, il filologo Dante Isella, ha visto in Frontiera «una lingua poetica diversa ma non meno aristocraticamente selettiva di quella degli adepti dell orfismo fiorentino (cioè i poeti ermetici), e così esclusiva da apparire più nel solco di Ungaretti che non di Monta989

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi