Il tesoro della letteratura - volume 3

Eugenio Montale 20 25 30 35 40 45 50 turbina e non appare, e i suoi riposi sono anche più rari. Non so come stremata tu resisti in questo lago d indifferenza ch è il tuo cuore; forse ti salva un amuleto che tu tieni vicino alla matita delle labbra, al piumino, alla lima: un topo bianco, d avorio; e così esisti! II Ormai nella tua Carinzia di mirti fioriti e di stagni, china sul bordo sorvegli la carpa che timida abbocca o segui sui tigli, tra gl irti pinnacoli le accensioni del vespro e nell acque un avvampo di tende da scali e pensioni. La sera che si protende sull umida conca non porta col palpito dei motori che gemiti d oche e un interno di nivee maioliche dice allo specchio annerito che ti vide diversa una storia di errori imperturbati e la incide dove la spugna non giunge. La tua leggenda, Dora! Ma è scritta già in quegli sguardi di uomini che hanno fedine altere e deboli in grandi ritratti d oro e ritorna ad ogni accordo che esprime l armonica guasta nell ora che abbuia, sempre più tardi. 20 turbina e non appare: ti agita intima- mente senza apparire all esterno. 21 i suoi riposi: i momenti di tregua dalla tempesta interiore. 27 piumino: per la cipria. alla lima: per le unghie. 28 e così esisti!: e così riesci a sopravvivere. 31 sul bordo: del lago. 33-36 o segui pensioni: segui il tramonto sui tigli, tra i picchi altissimi delle montagne (secondo altri, forse meglio, gl irti pinnacoli rimanderebbero ai tetti appuntiti delle abitazioni in stile gotico) e vedi riflettersi nelle acque dello stagno i colori accesi delle tende di imbarcaderi e alberghi. 40-45 un interno non giunge: le maioliche bianche di una stanza (dell abitazione di Dora) raccontano allo specchio che ti vide giovane, annerito dal tempo, una storia di errori accettati senza turbamento, e la fissa in modo che non possa essere cancellata. 48 fedine: lunghe basette. I quadri ritrag- La celebre foto delle gambe di Dora Markus, scattata nel 1928 dalla fotografa Gertrude Frankl Tolazzi. gono gli antenati di Dora, rappresentanti di un Austria felice che sarà travolta dalla Grande guerra. Per questo le loro fedine sono deboli (v. 49), perché incombe su di loro, in quanto ebrei, la minaccia del nazismo. 50-53 ritorna abbuia: gli accordi di un armonica guasta evocano nel momento del tramonto (di una giornata e insieme di un epoca) la leggenda dell ambiente asburgico a cui Dora appartiene. 935

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi