Il tesoro della letteratura - volume 3

Eugenio Montale in sintesi La bufera e altro (1956), la terza raccolta di poesie, comprende 58 componimenti suddivisi in 7 sezioni e ordinati cronologicamente. Nella Bufera e altro il pessimismo di Montale si acuisce fino allo sgomento di fronte ai lutti personali e agli orrori della guerra. Anche qui centrale è una figura femminile: Clizia, «visiting angel dal potere salvifico, novella Beatrice chiamata a portare luce nel buio della Storia. L oscurità di questa raccolta è dovuta alla presenza di simboli difficili da decodificare. { La bufera e altro T2 La struttura La bufera e altro esce nel 1956 presso l editore Neri Pozza e viene ristampata l anno successivo da Mondadori. La raccolta si compone di 58 poesie, scritte fra il 1939 e il 1956 e disposte in 7 sezioni: Finisterre (già pubblicata nel 1943 in Svizzera), Dopo, Intermezzo, Flashes e dediche, Silvae, Madrigali privati, Conclusioni provvisorie. Per la prima volta Montale sceglie di disporre i componimenti in ordine di composizione (sia pure con diverse eccezioni). Ciò favorisce il riconoscimento di una progressione narrativa: non a caso l autore in origine aveva pensato al titolo Romanzo, prima di orientarsi su un rimando alla «bufera della guerra. Gli argomenti Il pessimismo, che diventa sgomento dinanzi agli orrori bellici e ai lutti personali, trova di nuovo un argine in una figura femminile, ispirata a Irma Brandeis, ora chiamata Clizia. Essa nell arco della raccolta conosce un evoluzione, che la sublima in «visiting angel , cioè angelo visitatore, chiamato a portare la luce in una realtà travagliata. Per una breve fase, che coincide con il periodo di impegno politico seguito alla Liberazione, il poeta spera che i valori da lei incarnati (la poesia, la cultura, la civiltà umanistica) possano costituire una guida per tutti gli uomini. Presto tuttavia l illusione cade e il mito torna ad assumere un carattere puramente personale, proiettato in interni bui e claustrofobici, che nelle ultime poesie assumono un evidenza preponderante. Fatti salvi alcuni momenti legati al tema del viaggio, dall Europa al Medio Oriente, sui paesaggi si proietta un ombra infernale e funebre. Si affollano i ricordi dei familiari perduti, le preoccupazioni per chi rimane, la delusione verso il contesto politico e sociale del dopoguerra. Tuttavia la poesia, come l anguilla celebrata in una lirica, può sopravvivere anche nascosta, nel fango di una realtà inospitale. E l amore può conoscere declinazioni più concrete, come testimoniano i versi dedicati a un altra donna, la Volpe (la poetessa Maria Luisa Spaziani). Lo stile La bufera e altro è la raccolta più oscura di Montale. La pressione di una realtà minacciosa condensa gli oggetti in simboli difficili da decodificare. Le scelte stilistiche e metriche esplorano direzioni differenti, aprendosi a soluzioni plurilinguistiche, che accolgono anche espressioni prosastiche e termini colloquiali. Rimane tuttavia sempre accurato il sistema di rimandi fonici e frequente il ricorso alle figure retoriche, che mantengono il registro quasi sempre su toni alti. { Satura T5 Satura (1971) è la quarta raccolta di poesie di Montale. In Satura i temi sono molteplici e il tono da alto si abbassa accogliendo termini del linguaggio quotidiano. Quest ultima raccolta comprende gli Xenia dedicati alla moglie morta. Ironia e dissacrazione «Una poesia che apparentemente tende alla prosa e nello stesso tempo la rifiuta : così Montale definisce il suo quarto libro, Satura. Pubblicato da Mondadori nel 1971, esso raccoglie le poesie scritte fra il 1962 e il 1970, caratterizzate da un forte abbassamento di tono, che diventa ora più prosastico e colloquiale: «i primi tre libri sono scritti in frac, gli altri in pigiama, o diciamo in abito da passeggio . Dopo molti anni, in cui i versi erano stati soppiantati dagli articoli di giornale, la scomparsa della moglie Drusilla (1963) induce Montale a rompere il silenzio per comporre due serie di Xenia. Il termine, ripreso dal poeta latino Marziale, ha letteralmente il significato di doni offerti a qualcuno che si è avuto come ospite : qui i doni sono le poesie stesse, destinate alla donna, la Mosca, che è stata ospite della vita dell autore. Essa vi appare non più quale angelo lontano (come era Clizia), bensì come una figura concreta, fragile eppure piena di una sua ironica saggezza. Ascendenza latina ha pure il titolo delle altre due sezioni che compongono la raccolta, Satura I e II. Il vocabolo fa riferimento appunto al genere letterario della satura latina, caratterizzato dalla molteplicità e varietà dei temi affrontati. I testi montaliani sono percorsi da lampi di ironia, scetticismo e da un acuta antipatia per le dinamiche della 925

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi