2 - Autobiografismo e confessione

Il primo Novecento Verso le COMPETENZE COMPRENDERE 1 Con quali argomenti Saba accoglie il modello di Manzoni e rifiuta quello di d Annunzio? 2 Perché Saba invita i poeti a non temere di ripetersi? ANALIZZARE 3 Analizza la metafora dello scandaglio (r. 28). Dopo avere chiarito il significato letterale del vocabolo, spiega a quale scopo l autore lo impiega qui. 4 Evidenzia nel brano le frasi che si riferiscono all importanza della tradizione. in sintesi La scrittura ha per Saba la funzione di sondare il proprio animo e conoscere sé stessi. Nel fare poesia il poeta impiega anche gli strumenti della teoria freudiana, con cui ha confidenza, essendo ricorso alla psicanalisi nella cura delle crisi depressive a cui è soggetto fin dall adolescenza. Saba mostra una sensibilità psicanalitica in particolare in Ernesto, libro-confessione in cui l autore, attraverso l esperienza del protagonista, si confronta con quanto di irrisolto riconosce in sé stesso. La scoperta da parte di Ernesto della propria omosessualità costituisce un punto di svolta verso l autoconsapevolezza. 882 INTERPRETARE 5 In che senso per l autore l onestà letteraria è prima un non sforzare mai l ispirazione (r. 25)? COMPETENZE LINGUISTICHE 6 Benché La poesia onesta sia un testo argomentativo, e non certo poetico, l autore fa spesso ricorso a un efficace linguaggio figurato. Spiega in che cosa consiste l uso figurato dei seguenti vocaboli: ubriacarsi scandaglio vena saccheggio giocolieri 2 Autobiografismo e confessione La letteratura come autocoscienza La scrittura, per Saba, è anzitutto un modo per comprendere la propria interiorità. Il suo Canzoniere quasi un diario, una sorta di confessione prolungata nel tempo è un tentativo di trovare un senso non frammentato dell esistenza, aderendo in modo immediato, quasi fisico, alla realtà, senza complicazioni filosofiche. Saba parla del dovere di acquisire la «chiarezza interiore , ossia la capacità di guardare la propria intimità in maniera schietta e diretta. Conoscere sé stessi è però un lavoro faticoso, che costa sacrifici, e la scrittura comporta quindi un impegno costante e denso. L incontro con la psicanalisi Per riuscire nel suo intento Saba utilizza, senza dichiararlo apertamente, gli strumenti della psicanalisi. I temi autobiografici del Canzoniere vengono infatti affrontati attraverso il filtro della teoria freudiana, cui l autore si accosta inizialmente per ragioni di tipo terapeutico. Soffrendo fin dall adolescenza di forti crisi depressive, si sottopone a una terapia psicanalitica con il dottor Edoardo Weiss (18891970), allievo di Freud e fondatore, nel 1932, della Società italiana di psicanalisi. La conoscenza di Freud conferma a Saba alcune intuizioni sull importanza delle esperienze infantili nella formazione della personalità, e la psicanalisi gli appare di conseguenza un fondamentale strumento per la conoscenza dell animo umano anche se, come in Svevo, affiora in lui la sfiducia verso gli effetti terapeutici del trattamento e del ruolo che la stessa letteratura può avere nella cura della psiche. Un racconto di sé Particolarmente evidente è la presenza di alcune categorie freudiane conscio/inconscio, divieto sociale, trasgressione della norma interiorizzata, rimozione nel romanzo Ernesto. Si tratta di un libro-confessione (anche se scritto in terza persona, come del resto Storia e cronistoria del Canzoniere), in cui l autore, ormai anziano, rievoca alcuni momenti significativi della propria adolescenza, forse per confrontarsi con quanto di irrisolto è ancora sepolto nel suo io più profondo. Se nel Canzoniere si ha spesso l impressione che certi temi siano affrontati per via indiretta o in modo allusivo, qui l autore appare molto esplicito, mettendo da parte finzioni e autocensure e impiegando un linguaggio diretto ed estremamente realistico. Allo stesso tempo, il fatto che Saba si rifiuti di pubblicare il libro (che uscirà postumo nel 1975) testimonia di come molte questioni della sua vita psichica siano rimaste senza soluzione ( p. 908).

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi