Le opere

Il primo Novecento in sintesi Nel 1938, a causa delle leggi razziali, si rifugia a Parigi. Le esperienze della persecuzione degli ebrei e della guerra acuiscono il suo tormento esistenziale. Vive poi a Firenze, a Roma e a Milano, tornando frequentemente a Trieste, dove trascorre gli ultimi anni di vita. Muore a Gorizia nel 1957. Le leggi razziali, la guerra e gli ultimi anni Nel 1938, in seguito alla promulgazione delle leggi razziali, Saba abbandona Trieste per rifugiarsi a Parigi. Le persecuzioni contro gli ebrei, la Seconda guerra mondiale e la crisi triestina dell immediato dopoguerra (con l occupazione militare della città da parte dei paesi vincitori del conflitto) aggiungono ragioni sociali e politiche all infelicità esistenziale del poeta. Sono esperienze che tornano insistentemente nelle ultime raccolte di poesie, riunite poi nella terza parte del Canzoniere. Saba trascorre gli ultimi anni della sua vita a Trieste, con prolungati ricoveri in clinica dovuti a una nevrosi di origine depressiva aggravatasi in seguito alla perdita della moglie, scomparsa nel 1956. In questo periodo scrive anche un romanzo rimasto incompiuto, Ernesto. Muore a Gorizia nel 1957. Le opere Il canzoniere è l opera della sua vita, ampliata via via nelle diverse edizioni: la prima del 1921, la seconda del 1945, l ultima, postuma, del 1961. il CARATTERE Gli scritti in prosa di Saba sono un complemento della sua produzione poetica. Nel decennio 1946-1956 pubblica due raccolte di aforismi e racconti e Storia e cronistoria del Canzoniere, documento prezioso per l interpretazione dei suoi versi. L ^ Il Canzoniere h T4-T8 La prima e più importante attività creativa di Saba è quella poetica. Egli pubblica diverse raccolte, tutte in seguito confluite nel Canzoniere. L opera ha avuto varie edizioni, sensibilmente diverse tra loro e di volta in volta arricchite dai nuovi componimenti: la prima è del 1921, la seconda del 1945, mentre l ultima e definitiva (dopo alcune altre) esce postuma nel 1961. Al Canzoniere è dedicata la seconda parte dell unità (h p. 892). ^ Gli scritti in prosa h T1-T3 Strettamente legata al Canzoniere è Storia e cronistoria del Canzoniere (1948), una sorta di autocommento del poeta ai propri versi. Nel 1946 esce la raccolta Scorciatoie e raccontini, che presenta brevi testi scritti quasi tutti l anno precedente, oltre a pochi brani risalenti agli anni Trenta. L autore manifesta qui una tendenza all aforisma su temi sociali, politici, culturali e letterari e una vena ironica volta a demistificare le forzature e le rigidità delle ideologie. Nel 1956 viene pubblicato il volume Ricordi-Racconti, che contiene testi memorialistici e narrativi scritti Una gioia di vivere oscurata da una profonda sofferenza interiore a biografia di Saba è quella di un uomo mite, che vive un intera esistenza cercando di superare una sofferenza dalle origini antiche, in parte mitigata dagli affetti familiari ma mai del tutto sopita. I traumi infantili La madre, lasciata dal marito quando è ancora incinta, si distacca a sua volta dal figlio, affidandolo a una balia, per poi riprenderlo con sé quando il legame del bambino con quest ultima è diventato molto forte. La separazione dalla balia causa dunque un secondo trauma al bambino, e inol- 878 tre il ricongiungimento con la madre non avviene senza difficoltà: la donna ha un carattere duro e austero, ed è costantemente angosciata dai problemi economici, oltre che abbattuta per l abbandono da parte del marito (che il poeta conoscerà soltanto nel 1905). I disturbi psicologici di cui soffre Saba sono forse anche conseguenza di questa situazione familiare tormentata. Il senso di vuoto Sotto la superficie solare della sua poesia, caratterizzata sin dalle prime prove da ritmi quasi cantabili, si nasconde infatti un acuta sofferenza interiore: «Quante rose a nascondere un abisso! , recita un suo verso (Secondo congedo). Un intenso amore per la vita lo porta a desiderare fortemente un rapporto armonioso con la realtà, che gli appare tuttavia sotto una luce spesso drammatica. Come osserva Giulio Ferroni, Saba avverte costantemente un bisogno «di comunicazione tenera e affettuosa con il mondo, di partecipazione alla vita collettiva, ma ostacolato da un senso angoscioso della propria diversità, dalla minaccia della nevrosi .

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi