Il tesoro della letteratura - volume 3

Giuseppe Ungaretti L allegria sperare il lato emotivo della sua condizione di persona inerte costretta a subire l orrore della guerra. Anche l immagine del commilitone è resa secondo una modalità deformante: il participio massacrato (v. 4), che occupa un unico verso, rivela nella sua asprezza violenta l atrocità della morte; lo stesso può dirsi per l immagine successiva della bocca / digrignata (vv. 5-6): anche qui la tragica tensione del contesto si traduce nell allucinante stravolgimento della fisionomia umana, che intensifica ulteriormente l effetto di una realtà mostruosa e agghiacciante. La sineddoche* (congestione / delle sue mani, vv. 8-9), adottata per sottolineare il gonfiore livido delle mani del compagno caduto, chiude la sequenza scolpendo la disumanità della morte, che sembra irrompere con la sua concreta, quasi grottesca materialità nella superstite vitalità del poeta sopravvissuto. La tenacia della vita Lo stesso contrasto tra vita e morte è rivelato con una scelta stilistica espressionistica: in fondo l intera lirica si basa, anche da un punto di vista strutturale, sull antitesi violenta fra elementi in apparenza inconciliabili. Alla crudeltà del destino il poeta reagisce con uno scatto di ribellione: alle sue mani (v. 9) tragico dato di realtà corrisponde il mio silenzio (v. 11), nel quale si compie il miracolo della riscoperta elementare della vita, simboleggiata dal desiderio di scrivere lettere piene d amore (v. 13). La pausa di silenzio, seguita dallo stacco tipografico, segna il cambio di tono rispetto alla prima strofa della lirica: nella seconda prevalgono la pacatezza e l affermazione del diritto di esistere, sottolineata dalla rima al mezzo stato : attaccato (vv. 14 e 16), nonché dalla collocazione dell avverbio tanto, isolato e in posizione centrale all interno della strofa stessa. La musica dello strazio e della speranza La componente fonica, infine, si incarica di suggerire, mediante una ripetizione ossessiva di echi interni, la drammatica emotività del momento. L incalzante successione dei participi passati, dall iniziale buttato al finale attaccato, esprime l angosciante e inaudita violenza della strage, facendo corrispondere reciprocamente il livello del suono e quello dei significati. In particolare, i participi riferiti al soldato morto presentano una serie di nessi consonantici dalla cupa valenza espressiva, scandita dall allitterazione* in r (massacrato, digrignata, penetrata). Solo alla fine della strofa l effetto fonico si addolcisce: le parole silenzio, lettere e amore comunicano l ostinato e consolante recupero della speranza. Verso le COMPETENZE COMPRENDERE INTERPRETARE Esponi brevemente il contenuto della lirica. 5 Quale valore viene dato dal poeta al silenzio (v. 11)? 2 Qual è il significato del titolo? 6 3 Su quali particolari del commilitone caduto si sofferma l attenzione del poeta? Il poeta afferma di aver scritto / lettere piene d amore (vv. 12-13). A tuo giudizio, l affermazione si può intendere realisticamente? Motiva la risposta. 1 ANALIZZARE 4 In quali elementi stilistici, oltre a quelli già segnalati nell analisi del testo, ti sembra di poter rintracciare la componente espressionistica? COMPETENZE LINGUISTICHE 7 Scrivi almeno cinque verbi che, come massacrare, appartengano all area semantica di uccidere , colpire e poi ordinali secondo la loro intensità. 833

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi