L’OPERA - L’allegria

L opera L allegria T3 Veglia T4 Peso T5 Fratelli T6 Sono una creatura T7 I fiumi T8 San Martino del Carso T9 Mattina T10 Soldati in sintesi Sarebbe difficile rintracciare nella poesia italiana una parola così pura e carica di valore simbolico come quella di Ungaretti. Nell Allegria la troviamo depositata nel bianco della pagina per usare un espressione del poeta stesso «come una ferita di luce nel buio , capace così di esprimere senza orpelli la realtà profonda dell io. Ciascuna di queste parole denudate concorre a esprimere una rivelazione, tanto più eloquente quanto più tragica, urgente e immediata è l occasione che l ha ispirata, fissandola su fogli di fortuna, tra i pidocchi e il fango delle trincee. In tal modo, nel cuore stesso della prima grande catastrofe mondiale che ha sconvolto l Europa del Novecento, Ungaretti riesce a scavare una nicchia di vitalità, uno spazio in cui la disperazione si compone e perfino si trasforma in meraviglia per l esistenza e per la poesia. Una gestazione complessa L Allegria è l unione delle raccolte Il porto sepolto (1916) e Allegria di naufragi (1919), più alcuni testi pubblicati su Lacerba . La prima edizione è del 1923. Viene successivamente rivista, revisionata, rielaborata, fino alla pubblicazione del 1931 nella forma definitiva. Se il titolo Allegria di naufragi sottolineava, con un ossimoro, la coesistenza di gioia e dolore nella vita umana, Allegria conserva solo la sfumatura positiva: la vitalità prevale sulla morte. 826 La vicenda editoriale L allegria raccoglie alcuni testi apparsi inizialmente sulla rivista Lacerba nel 1915 e riunisce con qualche esclusione i componimenti delle prime due raccolte ungarettiane, Il porto sepolto (composto da 32 poesie), pubblicato nel 1916 grazie all interessamento di un ufficiale conosciuto al fronte, Ettore Serra, e Allegria di naufragi, edita nel 1919. Dopo un edizione uscita nel 1923, con la prefazione di Benito Mussolini e ancora con il titolo Il porto sepolto, l opera subisce una serie di revisioni e rifacimenti, fino alla pubblicazione con il titolo e la struttura definitivi avvenuta nel 1931. Ulteriori varianti vengono poi apportate nelle successive edizioni, datate 1936 e 1942. Quest ultima confluirà nella raccolta completa dell opera ungarettiana, uscita nel 1969 con il titolo Vita d un uomo. La scelta del titolo L «allegria è, come spiega il poeta stesso, «l esultanza che l attimo, avvenendo, dà perché fuggitivo, attimo che soltanto amore può strappare al tempo, l amore più forte che non possa essere la morte . Anche nel momento in cui tutto sembra perduto, quando la desolazione e la morte tentano di prendere il sopravvento

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi