La vita

Il primo Novecento in sintesi La vita Un apolide avventuroso Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d Egitto nel 1888, dove il padre si era trasferito con la famiglia per lavoro. Grazie all amicizia e alla conoscenza di altri letterati provenienti dall Europa, si avvicina alla letteratura. Studia autori come Baudelaire e d Annunzio, legge riviste tra cui La Voce , ha una formazione bilingue. All età di 24 anni si trasferisce a Parigi. Studia Lettere alla Sorbona; incontra artisti dell avanguardia e intellettuali italiani come Soffici e Papini. Con loro condivide la volontà di innovare la cultura italiana. Ungaretti torna in Italia allo scoppio della Prima guerra mondiale e vi prende parte come soldato semplice. Si arruola volontario con entusiasmo, ma rimane deluso dal caos e dall incertezza in cui è lasciato l esercito. I momenti vissuti in guerra gli ispirano le poesie della raccolta Il porto sepolto. Dopo la guerra, Ungaretti rientra a Parigi come inviato del quotidiano politico di Mussolini, Popolo d Italia . Spinto dal desiderio di ordine e di uno Stato nuovo e unito, nel 1919 il poeta fa il suo ingresso nei Fasci di combattimento. L infanzia in Egitto Giuseppe Ungaretti nasce nel 1888 ad Alessandria d Egitto dove il padre, di origine lucchese, si era trasferito con la moglie per lavorare come sterratore al canale di Suez. Gli anni dell infanzia sono fondamentali nella formazione del futuro poeta, a contatto con una serie di ambienti e suggestioni che troveremo poi nella sua opera. Ad avvicinarlo alla letteratura è soprattutto l amicizia con Enrico Pea, giovane intellettuale versiliano che in quel tempo abita ad Alessandria dove si dedica al commercio: nella soffitta della segheria-emporio di questi, chiamata la Baracca rossa , Ungaretti conosce una varia umanità di transfughi da tutta Europa, accomunati dall amore per l arte e dalle idee politiche vicine all anarchia. Contemporaneamente affina la sua formazione letteraria, studiando soprattutto i testi di Baudelaire, Mallarmé e d Annunzio, nel quadro di una cultura bilingue (italiana e francese), alimentata dalla vorace lettura di due importanti riviste: la fiorentina La Voce e la parigina Mercure de France . Nel cuore dell arte: il soggiorno parigino Quando nel 1912 si trasferisce a Parigi, Ungaretti può dunque già disporre di un notevole bagaglio culturale. L esperienza francese, a sua volta, si rivela estremamente feconda: la mattina frequenta la facoltà di Lettere della Sorbona, seguendo soprattutto i corsi del filosofo Henri Bergson; la sera incontra nei caffè poeti e pittori dell avanguardia (tra i quali Guillaume Apollinaire), ma si intrattiene anche con gli intellettuali italiani che in quel periodo frequentano la capitale francese, da Ardengo Soffici a Giovanni Papini, ai quali si sente unito dal desiderio di svecchiare la cultura italiana tradizionale, già del resto messa in crisi dagli attacchi futuristi. L esperienza del fronte Lo scoppio della Prima guerra mondiale lo costringe a imprimere una svolta alla sua esistenza: il poeta, che intanto ha pubblicato i primi versi, ospitati nel 1915 dalla rivista futurista Lacerba , decide di tornare in patria per arruolarsi volontario come soldato semplice. Viene inviato sul Carso, dove i suoi entusiasmi interventisti si spengono a contatto con la disorganizzazione in cui versa l esercito italiano. Dall esperienza vissuta al fronte nascono le poesie edite nel 1916 nelle ottanta copie della sua prima raccolta: Il porto sepolto. Il primo dopoguerra Al termine del conflitto, Ungaretti torna a Parigi in qualità di corrispondente del Popolo d Italia , il giornale fondato da Benito Mussolini. Al futuro dittatore lo lega il desiderio di vedere attuata in Italia una rivoluzione «nell ordine , che sappia ricostituire lo «spirito di coesione e «di unità della nazione , e così nel 1919 si unisce ai Fasci di combattimento. Giuseppe Ungaretti soldato di fanteria, 1915. 812

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi