Il tesoro della letteratura - volume 3

Il Futurismo suo effetto estetico. Quello che gli si presenta davanti non è un dramma che fa inorridire, ma un grandioso teatro musicale, in cui la bellezza sfolgorante della macchina bellica può mostrare tutta la propria prorompente e vitale potenzialità. Analogie e onomatopee Le scelte stilistiche La scrittura, per Marinetti, deve essere una registrazione impersonale e imparziale della realtà, che va espressa nella sua completa materialità, abolendo ogni filtro soggettivo. Il poeta deve quindi trascrivere senza alcun ordinamento cronologico e spaziale tutti gli elementi percepiti dalle facoltà sensoriali: il «rumore , che rivela la dinamica degli oggetti (e che può essere reso con l onomatopea); il «peso , che svela la capacità degli oggetti di volare; l «odore , che mostra la loro capacità di diffondersi. Si realizzano così le «strette reti d immagini o analogie enunciate nel Manifesto tecnico, grazie alla presenza di lunghe catene di vocaboli e verbi all infinito, alla mancanza di elementi connettivi nel discorso (la punteggiatura è del tutto assente) e alle fitte sequenze onomatopeiche*. L abolizione degli avverbi, delle congiunzioni e degli aggettivi, pur prescritta, non è in questo caso categorica. La rivoluzione tipografica La forza espressiva del testo si trova però, più che negli aspetti linguistici, sul piano grafico, mediante la distruzione della tradizionale organizzazione tipografica del testo. La variazione dei caratteri e la disposizione delle parole, che imitano le immagini descritte, esprimono visivamente i rumori della battaglia: i termini onomatopeici* vengono evidenziati in neretto (salvo quelli mutuati dalla voce della natura, sovrastati dal frastuono delle armi: cip-cip-cip, r. 29; don-dan-don-din-bèèè, rr. 29-30); gli spazi bianchi rivelano le pause di silenzio tra un boato e l altro; le deformazioni ortografiche (schiaffffi, r. 9; bizzzzarrie, r. 10; sbataccccchiare, r. 14; e così via) appaiono come le trascrizioni fonetiche del suono stesso; le maiuscole enfatizzano l importanza di alcuni vocaboli (Violenza, r. 4; Furia, r. 5). Infine, la libera disposizione del sostantivo vampe (rr. 17-23), ripetuto più volte, suggerisce l effetto dei bagliori dell artiglieria, che interrompono addirittura l ordinata esposizione del testo (ribalta dei forti die-/vampe/vampe/tro, rr. 22-24). Una recita teatrale e musicale Tra parentesi e in maiuscolo, infine, Marinetti indica la notazione tecnica del ritmo delle azioni e dei suoni, come a voler regolare la velocità della vicenda scenica. Quella a cui assiste sembra l esibizione di un orchestra: sotto le luci della ribalta non vi sono soldati, ma attori (r. 25) e suggeritori (r. 25), ciascuno interprete di diversi ruoli (r. 25) in attesa degli applausi (r. 26) del pubblico, seduto sui palchi (r. 35) del loggione (r. 35). Verso le COMPETENZE COMPRENDERE 1 Spiega il contenuto del brano in 5 righe. ANALIZZARE 2 3 Marinetti esalta la distruzione provocata dalla guerra come un catartico rinnovamento del mondo. Individua tutti i vocaboli che appartengono al campo semantico della distruzione. Spiega l analogia tra le esplosioni delle granate e i fazzoletti bianchissimi pieni d oro (r. 36). INTERPRETARE 4 In che modo è rappresentato il paesaggio naturale? COMPETENZE LINGUISTICHE 5 Individua nel testo almeno dieci onomatopee e spiega a quale genere di rumore rimandano. PRODURRE 6 SCRIVERE PER RACCONTARE Adottando un criterio realistico e uno stile più tradizionale rispetto a quello futurista, fingi di essere testimone dell assedio e narra in circa 20 righe ciò che vi accade. 797

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi