Il tesoro della letteratura - volume 3

Il primo Novecento 25 30 35 40 9. Noi vogliamo glorificare la guerra sola igiene del mondo il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna. 10. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria. 11. Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree4 multicolori o polifoniche5 delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi6 che fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l orizzonte, le locomotive dall ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce7 al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta. dall Italia, che noi lanciamo pel mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria, col quale fondiamo oggi il «Futurismo , perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d archeologhi, di ciceroni e d antiquarii. 4 maree: ondate. 5 polifoniche: dai molti suoni. 6 serpi: treni. 7 garrisce: si agita. Dentro il TESTO Un avanguardia per trasformare l esistenza La rielaborazione dell irrazionalismo 794 I contenuti tematici Il Manifesto di fondazione del Futurismo rappresenta molto più che un semplice elenco di astratte enunciazioni: esso si configura come il riassunto di una sorta di nuova religione del vivere , adatta ai tempi perché espressione del dinamismo del mondo tecnologico. Vi è celebrata la macchina e la bellezza della civiltà industriale, dalla quale dovrà nascere un uomo nuovo, calato con febbrile euforia nella dimensione del flusso vitale e aggressivo della modernità e non più indebolito dal torpore dell esistenza borghese, giudicata vile, e dai lacci della vecchia cultura tradizionale. Questo spiega perché i Futuristi vogliano liberare l Italia dalla sua fetida cancrena di professori, d archeologhi, di ciceroni e d antiquari (rr. 40-41), distruggendo i musei, le biblioteche e le accademie d ogni specie (rr. 25-26). Queste posizioni riecheggiano, sia pure deformandole, alcune correnti del pensiero irrazionalistico sviluppatosi in Europa tra la fine dell Ottocento e l inizio del Novecento. Dalla filosofia nietzschiana il Futurismo attinge l esaltazione della volontà di potenza e dell energia creatrice dell uomo; da quella di Henri Bergson coglie il rifiuto del razionalismo, la teoria dello slancio vitale e l insistenza sull intuizione, l atto conoscitivo immediato grazie al quale si può cogliere l essenza delle cose. Dal pensiero del filosofo statunitense William James deriva l idea della necessità di rendere pragmatica l esistenza, sollevandola dalla sterile contemplazione. A tutto ciò va aggiunto il mito della violenza che, diffuso in particolare dal francese Georges Sorel, influenza una parte cospicua dell irrazionalismo del tempo, ispirando l azione politica dei sovvertitori dell ordine borghese, sia di destra sia di sinistra.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi