Il tesoro della letteratura - volume 3

La poesia italiana del primo Novecento ma io non sarei un poeta; sarei, semplicemente, un dolce e pensoso fanciullo cui avvenisse di pregare, così, come canta e come dorme. 30 35 40 45 50 55 V Io mi comunico del silenzio, cotidianamente, come di Gesù. E i sacerdoti del silenzio sono i romori, poi che senza di essi io non avrei cercato e trovato il Dio. VI Questa notte ho dormito con le mani in croce. Mi sembrò di essere un piccolo e dolce fanciullo dimenticato da tutti gli umani, povera tenera preda del primo venuto; e desiderai di essere venduto, di essere battuto di essere costretto a digiunare per potermi mettere a piangere tutto solo, disperatamente triste, in un angolo oscuro. VII Io amo la vita semplice delle cose. Quante passioni vidi sfogliarsi, a poco a poco, per ogni cosa che se ne andava! Ma tu non mi comprendi e sorridi. E pensi che io sia malato. VIII Oh, io sono, veramente malato! E muoio, un poco, ogni giorno. Vedi: come le cose. Non sono, dunque, un poeta: io so che per esser detto: poeta, conviene viver ben altra vita! Io non so, Dio mio, che morire. Amen. 30 Io mi comunico di Gesù: il poeta ac- coglie in sé il silenzio ogni giorno come il fedele riceve l ostia consacrata. 38 battuto: percosso. 44 passioni: grandi ideali. sfogliarsi: ca- dere come le foglie. Analisi ATTIVA Il rifiuto del modello di poesia tradizionale I contenuti tematici Corazzini afferma di non essere un poeta, almeno per come questo vocabolo viene tradizionalmente inteso: io so che per esser detto: poeta, conviene / viver ben altra vita! (vv. 52-53), una vita come opera d arte, sublime e inimitabile, quale quella di d Annunzio. Non è così per Corazzini, che smitizza radicalmente il ruolo del poeta-vate: le sue espressioni si riducono a un pianto (Io non sono che un piccolo fanciullo che piange, v. 3) offerto al Silenzio (v. 4), dove il silenzio, con l iniziale maiuscola, è l opposto della parola e della poe767

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi