T3 - Desolazione del povero poeta sentimentale (Piccolo

Il primo Novecento ¥ T3 ¥ Desolazione del povero poeta sentimentale Sergio Corazzini, Piccolo libro inutile Riportiamo la lirica più celebre di Corazzini, emblematica dei suoi toni: rifiutata ogni magniloquenza, la poesia diventa lamento, ripiegamento interiore, chiusura nel proprio mondo privato di sofferenza personale. Sono tutti motivi della maniera crepuscolare, che Corazzini contribuisce a definire in modo sostanziale, tanto che possiamo considerare questo componimento, al di là delle intenzioni dell autore, un testo programmatico dell intera corrente. La tristezza di un giovane malato METRO Strofe di diversa ampiezza di versi liberi (soprattutto endecasillabi, novenari e settenari). 5 I Perché tu mi dici: poeta? Io non sono un poeta. Io non sono che un piccolo fanciullo che piange. Vedi: non ho che le lagrime da offrire al Silenzio. Perché tu mi dici: poeta? II Le mie tristezze sono povere tristezze comuni. Le mie gioie furono semplici, semplici così, che se io dovessi confessarle a te arrossirei. Oggi io penso a morire. 10 15 III Io voglio morire, solamente, perché sono stanco; solamente perché i grandi angioli su le vetrate delle catedrali mi fanno tremare d amore e di angoscia; solamente perché, io sono, oramai, rassegnato come uno specchio, come un povero specchio melanconico. Vedi che io non sono un poeta: sono un fanciullo triste che ha voglia di morire. 20 25 IV Oh, non maravigliarti della mia tristezza! E non domandarmi; io non saprei dirti che parole così vane, Dio mio, così vane, che mi verrebbe di piangere come se fossi per morire. Le mie lagrime avrebbero l aria di sgranare un rosario di tristezza davanti alla mia anima sette volte dolente, 1 tu: il poeta si rivolge direttamente al lettore. 7 furono: la gioia è una dimensione che riguarda il passato del poeta, ora dominato dalla sofferenza. 766 11 angioli: angeli. 12 catedrali: forma arcaica per cattedrali . 25 sgranare: recitare, come facendo passare tra le mani i grani del rosario, a cui sono assimilate, per metafora, le lacrime del poeta.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi