Il tesoro della letteratura - volume 3

La poesia italiana del primo Novecento 60 65 70 75 80 Se leggi questi versi di richiamo ritorna a chi t aspetta, o creatura! Vieni. Che importa se non sei più quella che mi baciò quattrenne? Oggi t agogno, o vestita di tempo! Oggi ho bisogno del tuo passato! Ti rifarò bella come Carlotta, come Graziella, come tutte le donne del mio sogno! Il mio sogno è nutrito d abbandono, di rimpianto. Non amo che le rose che non colsi. Non amo che le cose che potevano essere e non sono state Vedo la casa, ecco le rose del bel giardino di vent anni or sono! Oltre le sbarre il tuo giardino intatto fra gli eucalipti liguri si spazia Vieni! T accoglierà l anima sazia. Fa ch io riveda il tuo volto disfatto; ti bacierò: rifiorirà, nell atto, sulla tua bocca l ultima tua grazia. Vieni! Sarà come se a me, per mano, tu riportassi me stesso d allora. Il bimbo parlerà con la Signora. Risorgeremo dal tempo lontano. Vieni! Sarà come se a te, per mano, io riportassi te, giovine ancora. 63 vestita di tempo: perché creatura del passato. 65 Carlotta Graziella: protagoniste di altre poesie dei Colloqui. Amedeo Modigliani, Nudo seduto su un divano (particolare), 1917. Parigi, Collezione privata. 73 intatto: immutato. 75 sazia: stanca della vita e delle molte- plici esperienze accumulate (compresi i disinganni del v. 43). 76 Fa: fa , imperativo del verbo fare. 78 l ultima tua grazia: per l ultima volta la tua bellezza. Dentro il TESTO Uno spunto autobiografico I contenuti tematici Il primo riferimento dell autore a questa poesia è contenuto in una lettera del 23 dicembre 1907 alla poetessa Amalia Guglielminetti: «Ho abbozzato una poesia, in endecasillabi e sestine; la poesia è bella, i versi sono brutti. un richiamo d una cocotte che conobbi a Cornigliano Ligure, quasi vent anni fa (nel 1889: avevo cinque anni!). Era nostra vicina di casa, perché affittava pei bagni la metà della villa che si affittava noi. Ma il giardino nostro e il suo erano divisi da una cancellata: e fu attraverso le sbarre che mi abbracciò qualche volta, dicendomi Mon petit cheri! con un sorriso che ricordo ancora, un sorriso 759

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi