Il tesoro della letteratura - volume 3

Il romanzo europeo del primo Novecento 55 60 65 70 75 e silenzio, e anche lo scalone coperto di linoleum era sgombro. Cautissimo, in punta di piedi, trattenendo il respiro e tendendo l orecchio, Hanno filò di sopra. La sua classe era al primo piano, di fronte alla scala; la porta era aperta. Sull ultimo gradino egli si sporse a spiare nel lungo corridoio sul quale si aprivano a destra e a sinistra le porte delle varie classi provviste di targhe smaltate; fece tre passi rapidi e silenziosi e fu nell aula. Era vuota. I tre finestroni avevano ancora le tende abbassate, e le lampade a gas che pendevano dal soffitto ronzavano lievemente nel silenzio. Paralumi verdi concentravano la luce sui tre settori di banchi a due posti, di legno chiaro, che avevano di fronte la cattedra scura, professorale e austera, con una lavagna sul muro. Un alto zoccolo di legno giallo correva tutt intorno alla stanza, e alle pareti semplicemente scialbate7 erano appese carte geografiche. A fianco della cattedra c era un altra lavagna su un cavalletto. Hanno andò al suo posto, ch era circa a metà della classe, cacciò la cartella sotto il banco, si buttò sul duro sedile, incrociò le braccia sul piano inclinato e vi appoggiò la testa. Un inesprimibile senso di benessere gli formicolò per le membra; quella camera nuda era brutta e odiosa, e gli gravava sul cuore tutta la mattinata minacciosa, irta di mille pericoli. Ma per il momento era salvo, fisicamente al sicuro, e poteva stare in attesa degli avvenimenti. Inoltre la prima lezione, l ora di religione col signor Ballerstedt, era abbastanza innocua Le vibrazioni della linguetta di carta lassù davanti al foro rotondo nella parete dimostravano l affluire dell aria calda, e anche le lampade a gas riscaldavano l ambiente. Ah, ci si poteva stirare, e lasciar che le membra intirizzite si sciogliessero a poco a poco. Un calore piacevole e malsano gli saliva alla testa, gli ronzava negli orecchi e gli velava gli occhi 7 scialbate: imbiancate. Dentro il TESTO Il ritratto di un inetto I contenuti tematici Dal brano emerge il carattere ipersensibile di Hanno, che tende ad amplificare in una chiave tragica ciò che gli succede: già arrivare a scuola in ritardo sarebbe un dramma, ma, anche una volta in classe, percepisce la mattinata che lo aspetta come minacciosa, irta di mille pericoli (r. 71), perché probabilmente non è preparato. Il personaggio, insomma, non sembra possedere quelle capacità di autocontrollo e di dominio sulla realtà che hanno fatto la prosperità della sua famiglia. Il suo è un atteggiamento succube, passivo, quello di chi come leggiamo si limita a stare in attesa degli avvenimenti (r. 72). In Hanno si manifestano così gli esiti della parabola di decadenza della sua famiglia: è svogliato, disamorato della vita attiva, tutto assorto com è nei suoi pensieri e nei suoi gusti musicali, abulico nella vita scolastica, dunque inetto a vivere in quella realtà borghese da cui pure proviene. Thomas Mann in una fotografia del 1939, circondato dalle copie dei suoi libri. 545

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi