Il tesoro della letteratura - volume 3

Il romanzo europeo del primo Novecento chi verbi come disse, chiese, vide, si chiese ecc. Altre osservazioni su di lei provengono invece da uno sguardo diverso, che però non coincide con quello di un narratore onnisciente. Per esempio viene da chiedersi a chi appartenga una frase come Mai nessuno le era sembrato tanto triste (r. 69): il critico Erich Auerbach ha parlato di un entità senza nome. Chiunque sia, certamente non conosce a fondo il personaggio e non sa restituirne un ritratto psicologico esaustivo, come avrebbe fatto un romanziere ottocentesco. Più avanti troviamo ancora ulteriori punti di vista: la gente, che si interroga sull essenza della bellezza apparentemente imperturbabile della signora Ramsay ed evoca strani trascorsi della sua vita; il signor Bankes, che ne è attratto e affascinato. Si tratta dunque di una narrazione relativistica e pluripersonale, che rompe quell illusione di una rappresentazione oggettiva e compatta che era una delle convenzioni tipiche del romanzo tradizionale. In tal modo il personaggio continua a risultare incompleto e sfuggente, aumentando il proprio fascino enigmatico. Il trattamento del tempo Molto particolare è il modo in cui nel romanzo è affrontata la dimensione temporale: vengono descritte analogamente due singole giornate, mentre si sorvola sui lunghi anni che le separano. Si sceglie cioè di narrare due momenti, apparentemente casuali e distanti fra loro, ma significativi per le vicende interiori di alcuni personaggi: la conseguenza sul piano della tecnica narrativa è che abbiamo, sulla pagina scritta, una dilatazione del tempo in chiave soggettiva. Nel brano, per esempio, il tempo della storia è decisamente minore rispetto a quello del discorso: il primo è il tempo degli accadimenti oggettivi (l atto della madre che misura la calza sulla gamba del figlio si svolge possiamo ragionevolmente ritenere in non più di qualche secondo); il tempo del discorso è, invece, quello che impieghiamo a leggere il testo (almeno alcuni minuti). Ciò significa che l autrice ha dilatato all eccesso i pochi secondi della misurazione del calzino per far entrare in quella scena tutti i pensieri che si accavallano e si succedono tumultuosi nella mente della signora Ramsay. Quello dei romanzi di Virginia Woolf è in base al concetto bergsoniano di tempo come durata una sorta di tempo esteso , in cui ogni attimo ingloba tutti gli altri, poiché il presente comprende in sé sia il passato sia il futuro. Verso le COMPETENZE COMPRENDERE 1 Riassumi il succedersi dei diversi stati d animo della signora Ramsay nel corso del brano. 2 Perché Marie, la cameriera, è triste? Quali sono i sentimenti della signora Ramsay verso di lei? ANALIZZARE 3 Individua nel testo almeno un esempio di questi procedimenti narrativi: discorso indiretto libero, pensiero indiretto libero, flusso di coscienza. 4 Rintraccia nel brano una di quelle similitudini di tenore lirico tipiche dello stile woolfiano. INTERPRETARE 5 Quali sentimenti ti sembra che la signora Ramsay nutra verso il marito? Da quale frase lo ricavi? 6 Suggerisci una spiegazione del seguente passaggio: Era rimasta sempre in silenzio. Lo sapeva, lo sapeva senza averlo imparato. La sua semplicità sondava ciò che le persone intelligenti falsificavano (rr. 81-83). COMPETENZE LINGUISTICHE 7 Calzettone nasce come alterato accrescitivo di calza, con il significato di grossa calza , per poi passare a indicare un tipo particolare di calze, grosse e spesse, sovente di lana, lunghe fino al ginocchio. Trova almeno altri tre sostantivi che, da semplici alterati, sono diventati, a tutti gli effetti, sostantivi riferiti a un preciso oggetto. 529

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi