T2 - Il calzettone color dell’erica (Gita al faro)

Il romanzo europeo del primo Novecento in sintesi Gita al faro Particolarmente significativo è il romanzo Gita al faro, in cui la sottile indagine psicologica della scrittrice si esprime attraverso immagini espressive e raffinate. La trama è semplice. La famiglia Ramsay trascorre la villeggiatura in un isola delle Ebridi. Una sera del settembre 1914 la signora Ramsay, una cinquantenne ancora molto affascinante nonostante le otto maternità, promette al figlio più piccolo, James, di sei anni, che il giorno dopo lo porterà in gita al faro che di notte si vede brillare dall isola. Il padre, professore di filosofia, sostiene che la gita non si farà, perché pioverà. Nasce così una discussione tra i coniugi, i figli e altri ospiti presenti a casa loro. Effettivamente il giorno successivo la gita non verrà organizzata. Passano gli anni: la signora Ramsay muore, e muoiono anche due dei suoi figli. Per lungo tempo nessuno si reca alla casa delle vacanze, finché un giorno i membri superstiti della famiglia decidono di tornarvi. La casa è pressoché in rovina, inghiottita dalla vegetazione; solo il faro è ancora là, al suo posto: ora si potrà finalmente fare la gita progettata molti anni prima. La Woolf subisce l influenza di Bergson e individua una relazione fra il tempo e l esistenza individuale. Ha una concezione del tempo soggettiva: un intervallo temporale ha una durata minore o maggiore a seconda del valore che un personaggio gli attribuisce. Anche la realtà è vista attraverso le impressioni che ne hanno i personaggi, senza la mediazione dell autrice. Tempo e percezione Motivo centrale nell opera di Virginia Woolf è la riflessione sul rapporto tra lo scorrere del tempo e l esistenza degli esseri umani, che cercano di costruire e trattenere una propria identità nella mutevolezza degli eventi e delle sensazioni. Chiaramente influenzata dalle idee del filosofo francese Henri Bergson, l autrice sviluppa una propria concezione di tempo soggettivo: nei suoi romanzi espande o comprime i lassi temporali in base ai significati che essi hanno per i personaggi e per la loro coscienza individuale. Più che costruire personaggi a tutto tondo, come accadeva nella narrativa tradizionale, la scrittrice focalizza l attenzione sulla percezione che il soggetto ha di sé stesso e della realtà che lo circonda. Per lei il romanziere non deve imporre una struttura o un interpretazione alla molteplicità del reale, bensì lasciarla fluire in tutta la sua complessità, anche quando questa appare confusa e contraddittoria. Virginia Woolf indaga e descrive i sentimenti e gli impulsi umani. Ricorre al monologo interiore, come Joyce. Si tratta però di un monologo meno rigoroso, più appassionato e poetico, che vuole esprimere tutti i diversi aspetti dell interiorità dei personaggi. Il ricorso al monologo interiore Autrice di opere che occupano un posto fondamentale nella narrativa sperimentale della prima metà del Novecento, Virginia Woolf è attenta indagatrice dei moti psicologici, che scandaglia in profondità, riuscendo a rendere le più sottili sfumature dei pensieri e delle emozioni dei personaggi. Quanto alle tecniche narrative, anche la scrittrice utilizza nei suoi romanzi il monologo interiore, ma lo fa in modo diverso rispetto a Joyce. A differenza del flusso di coscienza joyciano, più analitico e intellettualistico, il monologo interiore di Virginia Woolf presenta un carattere più lirico e una forma meno codificata, ma forse più aperta a cogliere le diverse sfumature dei fenomeni e delle realtà oggetto di narrazione. T2 audiolettura Il calzettone color dell erica Virginia Woolf, Gita al faro, I, cap. 5 Il tempo e la coscienza Nel quinto capitolo di Gita al faro, in vista della gita programmata per il giorno seguente, la signora Ramsay ha pensato ad alcuni regali per gli abitanti del faro; fra questi un paio di calzettoni per il figlio del guardiano, che ha all incirca la stessa età di suo figlio James. Così la donna decide di misurare l indumento su quest ultimo, per assicurarsi che la taglia sia giusta. 525

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi