Il tesoro della letteratura - volume 3

Il primo Novecento in sintesi La fisica è rivoluzionata dalle scoperte di Max Planck, Niels Bohr e Albert Einstein: elabora la teoria dei quanti: per la teoria della relatività formulata da quest ultimo, spazio e tempo non sono concetti assoluti. La meccanica quantistica condiziona la percezione collettiva della realtà: i punti di vista sono parziali, il sapere è frammentato. Nevrosi e malesseri psicologici vengono associati a zone rimosse della coscienza, che la ragione non controlla. Sigmund Freud elabora la teoria della psicanalisi e mostra come l inconscio, attraverso sogni, ricordi, lapsus, condizioni profondamente la vita quotidiana dell individuo. Per Freud, la personalità è divisa in tre livelli: l Es (inconscio), l Io (la parte conscia) e il Super-Io (che controlla l Io); l Es è istintivo, mentre l Io e il Super-Io cambiano in relazione al contesto sociale di appartenenza. Le difficoltà dei rapporti con gli altri, la solitudine e la malattia dell uomo sono i temi affrontati dai grandi autori dell epoca. 480 La meccanica quantistica Anche la scienza ridiscute la conoscenza oggettiva della realtà. La fisica classica riteneva che la materia fosse costituita da microscopiche particelle discontinue e non divisibili, e che l energia fosse un flusso infinitamente divisibile. Nasce ora con il fisico tedesco Max Planck (1858-1947) la teoria dei quanti, applicata poi dallo scienziato tedesco Albert Einstein (1879-1955). Essa afferma, invece, che anche l energia è formata da quantità non continue di materia, dette appunto quanti . Niels Bohr (1885-1962) si accorge poi che la luce talvolta si presenta come fenomeno corpuscolare, talvolta ondulatorio, secondo lo strumento usato per l osservazione. Tra il 1905 e il 1916, inoltre, Einstein deduce dai suoi studi la necessità di ripensare le proprietà di grandezze fondamentali come lo spazio e il tempo, i quali, nella sua teoria della relatività, cessano di essere idee assolute, ma diventano dipendenti dalla condizione di chi le osserva. Le conseguenze culturali della fisica quantistica La meccanica quantistica introduce insomma, anche nel campo della fisica, la consapevolezza che la conoscenza della realtà è relativa e affidata alla probabilità più che alla certezza. Ma queste nuove teorie non riguardano solo la scienza: le loro conseguenze culturali investono la percezione collettiva della realtà e il rapporto dell individuo con la propria esistenza. All unicità subentrano la molteplicità, la parzialità dei punti di vista, la frammentazione dei campi specifici del sapere. La relatività enunciata da Einstein diventa una sorta di manifesto: l essere umano si ritrova lontano dal centro dell universo, incapace di raggiungere una verità unica e indiscutibile che gli sembrava a portata di mano, disorientato e angosciato. La psicanalisi e la scoperta dell inconscio Allo stesso tempo, si fa strada l idea che i comportamenti umani incoerenti, irrazionali, istintivi non possano più essere ricondotti a cause oggettive, come il contesto, i fattori biologici o ereditari, e si comincia a pensare che l origine delle nevrosi e dei malesseri psicologici risieda in zone rimosse della coscienza, parti sommerse dell io che la ragione non controlla. Questa nuova concezione dell essere umano e della sua interiorità viene sostenuta in particolare da Sigmund Freud (1856-1939) con la teoria della psicanalisi. Secondo Freud, ogni individuo possiede una componente conscia, della quale è razionalmente consapevole, e una inconscia, molto più vasta. Sebbene non sia possibile entrare in contatto diretto con l inconscio, è possibile indagarne il funzionamento attraverso i suoi cosiddetti «derivati : i sogni, i ricordi, i lapsus (vale a dire le dimenticanze, gli errori di memoria, gli scambi di nomi). Sfuggendo al controllo della coscienza, i «derivati rivelano informazioni sull inconscio, nel quale risiedono passioni inconfessate, emozioni inquietanti, desideri e ricordi dell infanzia che, giudicati scomodi o peccaminosi, l individuo tende a ignorare, ma che riaffiorano di continuo alla coscienza in forme mascherate, condizionando potentemente la sua vita quotidiana. La personalità secondo Freud sarebbe divisa in tre livelli distinti: l Es, inconscio, è l insieme delle pulsioni istintive e irrazionali legate alla sessualità o alle pulsioni distruttive e autodistruttive. L Io è invece la parte conscia, che controlla gli impulsi, costruisce le relazioni con gli altri, integra conoscenza ed emozioni, apprende e ricorda. Infine il Super-Io ha la funzione di controllo sull Io, e deriva dall interiorizzazione dell educazione ricevuta dalla famiglia e dalle istituzioni. Quindi mentre l Es è istintivo, l Io e il Super-Io cambiano in relazione al contesto sociale di appartenenza. L individuo tra malattia e solitudine La scoperta di questa dimensione interiore induce a riflettere sulle difficoltà delle relazioni con gli altri e sul senso di solitudine e di malattia che attanaglia l essere umano. Proprio questo sarà l obiettivo dei grandi scrittori dell epoca, da Kafka, Mann e Musil a Svevo, Pirandello e Montale.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi