4 - Il superomismo

Gabriele d Annunzio Verso le COMPETENZE COMPRENDERE 1 Fai la parafrasi del sonetto. 2 Analizza la disposizione dei contenuti all interno del sonetto: a che cosa è dedicata ciascuna strofa? ANALIZZARE 3 Perché la fronte del poeta è prona (v. 4)? 4 Illustra le caratteristiche della sintassi del componimento. in sintesi Il superomismo a cui approda d Annunzio ha le sue radici nell estetismo del suo primo periodo produttivo, quello rappresentato in particolare dal romanzo Il piacere. Comuni sono l ispirazione sensuale, il vitalismo, il senso del bello come privilegio concesso a pochi eletti. Il superuomo è per d Annunzio un individuo eccezionale, cui spetta di realizzare il dominio sulla realtà. Il suo pensiero è poi direttamente influenzato della filosofia di Nietzsche e della sua idea di volontà di potenza. INTERPRETARE 5 Per quale motivo la Giovinezza è rappresentata come coronata di fiori? 6 Perché il poeta chiama metaforicamente gli ardori delle passioni brevi ultime aurore (v. 9)? 7 Quale rapporto si instaura tra giovinezza ed età matura? 8 Con quale atteggiamento il poeta guarda alla fine della giovinezza? 4 Il superomismo Un individuo al di sopra della morale comune L approdo superomistico di d Annunzio è visibile compiutamente a partire dalla stesura dei romanzi pubblicati dopo Il piacere, negli anni Novanta. Tuttavia estetismo e superomismo sono, tanto nella sua poetica quanto nella sua ideologia, strettamente connessi tra loro: facce della stessa medaglia, aspetti complementari dell ispirazione sensuale e dell affermazione della vitalità pura come norma suprema che non deve obbedire a niente e a nessuno ( p. 455). Per d Annunzio il superuomo è infatti un individuo eccezionale al quale spettano il diritto e il dovere di opporsi all insulsa realtà borghese, per realizzare il proprio dominio sulla realtà. «Il mondo , scrive nelle Vergini delle rocce, «è un dono magnifico largito dai pochi ai molti, dai liberi agli schiavi, da coloro che pensano e sentono a coloro che debbono lavorare : i pochi, i liberi, coloro che pensano e sentono rappresentano una nuova aristocrazia dello spirito che, attraverso il culto del bello e un anima risoluta, potrà (e dovrà) imporsi sulla massa, in spregio alle comuni leggi del bene e del male. L incontro con la filosofia di Nietzsche Questa concezione antidemocratica è abbozzata già nelle sue prime opere, ma viene richiamata come una precisa visione dell uomo e del mondo dopo la lettura delle opere del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche ( p. 38), a partire dal 1892. La manipolazione dannunziana L assimilazione dannunziana del pensiero di Nietzsche è del tutto parziale e personale: il poeta accoglie l esaltazione della volontà di potenza, il disprezzo per le masse, il culto della civiltà classica e la rivendicazione della componente dionisiaca e irrazionale dell uomo (quella libera) a scapito di quella apollinea e ordinata (cioè razionale), mentre ignora la critica radicale delle ideologie e del progresso, che pure ne costituisce un aspetto centrale. L interpretazione di d Annunzio si appunta sugli elementi più aggressivi e vitalistici, insiste sulla polemica contro l uguaglianza e sottolinea la concezione dell uomo e dell artista posti al di sopra delle norme morali. In tal modo il pensiero di Nietzsche da critico diventa, nella lettura di d Annunzio, pratico , ossia una sorta di morale dell azione, che non comporta la distruzione di tutti i valori borghesi ma diventa una sorta di facile ideologia fatta di bei gesti, azioni eroiche, proclami e pulsioni antidemocratiche. 423

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi