Le opere

Il secondo Ottocento in sintesi Nel 1919, a guerra finita, è protagonista dell occupazione di Fiume, impresa ardita condotta in polemica con le trattative di pace che avevano a suo parere portato a una «vittoria mutilata . Fallita l impresa di Fiume per l intervento dell esercito, d Annunzio si ritira a Venezia e poi in una villa a Gardone, sul lago di Garda, che chiama Vittoriale degli italiani. Qui muore nel 1938 per un emorragia cerebrale. sarà pubblicata nel 1921. Nel 1918, si rende protagonista di celebri imprese, come la «beffa di Buccari e il volo su Vienna: nella prima occasione è l ideatore e il protagonista di un raid con tre motoscafi antisommergibili al porto croato di Buccari, dove era ancorata la flotta austriaca; nella seconda lancia da un aeroplano centinaia di volantini contenenti un provocatorio invito alla resa rivolto al nemico. L impresa fiumana A guerra conclusa, insoddisfatto per l esito delle trattative di pace e convinto che quella italiana sia una «vittoria mutilata , entra, alla testa di un manipolo di volontari, nella città di Fiume (settembre 1919), di cui proclama l annessione al Regno d Italia. L occupazione dura fino al dicembre successivo, quando l esercito italiano, con un azione militare, costringe d Annunzio e i suoi uomini ad abbandonare la città. Gli ultimi anni Dopo questa impresa, stanco e sfiduciato, il poeta soldato si ritira a Venezia e poi a Gardone, sul lago di Garda, in una villa che trasforma nel museo delle sue memorie e che chiama Vittoriale degli Italiani. Qui, lontano dalla vita pubblica, blandito dal regime fascista, trascorre gli ultimi anni, curando, in sdegnosa solitudine, le ultime opere, tra le quali il Libro segreto (1935). D Annunzio muore il 1° marzo 1938 per un emorragia cerebrale, mentre è seduto al tavolo di lavoro. Le opere Le prime raccolte poetiche Nelle composizioni poetiche della prima fase della sua produzione letteraria, che va dal 1879 al 1890, d Annunzio è fedele al modello carducciano, per quanto già contaminato da influenze del simbolismo francese e inglese e da una precoce, originale componente sensuale. Sensualità e raffinatezza La prima tappa della produzione dannunziana in versi è caratterizzata dalla fedeltà al modello carducciano, con elementi però ispirati alla poesia parnassiana e simbolista francese e inglese. Temi nuovi già si affacciano e suggeriscono l originale personalità del giovane poeta, a partire da un accentuata componente sensuale. Primo vere Pubblicata a sedici anni, nel 1879, la prima opera dannunziana viene considerata dalla critica del tempo come l esordio di un ragazzo prodigio. La raccolta contiene motivi tratti dal repertorio realistico-scapigliato, ma soprattutto è evidente la matrice carducciana, sia per i temi sia per l adozione della metrica barbara. Tuttavia nei componimenti si coglie una spiccata sensualità e una peculiare resa musicale. Canto novo T1 La seconda prova dannunziana, risalente al 1882, segna un primo distacco dall influenza carducciana e l acquisizione di una voce poetica più personale. La raccolta, ambientata tra i boschi d Abruzzo e il mare, è il diario lirico di una vacanza estiva (un motivo che ricorrerà anche in Alcyone), vissuta con gioia vitalistica e con una forte carica erotica. Accanto alla sperimentazione di nuove soluzioni metriche vi compare la strofa lunga, che troveremo nelle opere successive si fa strada una languida ricerca di sensazioni in un esuberante relazione con la natura. Intermezzo di rime, Isaotta Guttadàuro ed altre poesie, L Isottèo e La Chimera, Elegie romane Si tratta di quattro raccolte uscite rispettivamente nel 1884, 1886, 1890 e 1892 scritte durante gli anni romani e che non a caso esprimono gli ideali aristocratici e raf400

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi