D4 - L’etica del superuomo (Così parlò Zarathustra)

L epoca e le idee in sintesi Per Henri Bergson, l essenza delle cose si può cogliere non con la razionalità ma con l intuizione. Bergson trasforma la concezione del tempo: idee, sentimenti e impressioni si dispongono in un unico fluire, in cui si mescolano passato e presente. contrapposto al mondo terreno, lo spirito al corpo promettendo però l avvento del mondo vero non solo ai sapienti, ma a qualunque uomo pio e virtuoso. Inoltre esso esprime l odio verso tutti i valori vitali salute, bellezza, forza, potenza e il predominio di una morale, incentrata sull umiltà e sulla sottomissione, che ha condotto l Occidente alla decadenza. L intuizionismo di Henri Bergson Nella cultura di fine secolo, riveste grande importanza anche il pensiero del filosofo francese Henri Bergson (1859-1941), teorizzatore dei princìpi dell intuizionismo: la vita è una continua creazione che sfugge a ogni assetto razionale. Secondo la sua dottrina, la conoscenza della realtà avviene in maniera immediata, attraverso l intuizione, grazie alla quale si può cogliere l essenza delle cose. Le idee, i sentimenti, le impressioni non si allineano in una successione discontinua, ma in un unico fluire nel quale si mescolano passato e presente. Si tratta, in altre parole, di una diversa concezione del tempo, visto non più come concatenazione di eventi, ma come compresenza di ricordi nella percezione del soggetto. Si afferma l idea che la vera realtà sia nascosta nei labirinti della coscienza. L artista decadente vuole recuperare quest essenza profonda, che sfugge al dominio della ragione, e per farlo demolisce i valori e i modelli della civiltà borghese. La crisi dei valori assoluti Attraverso il recupero della dimensione irrazionale proposto da simili interpretazioni dell esperienza umana, si afferma in questi anni l idea che la vera realtà sia nascosta nei meandri della coscienza. Il Decadentismo coincide proprio con il tentativo di recuperare questa essenza profonda, che sfugge all astrazione dell intelletto. Ma tale ricerca emotiva presuppone spesso un rifiuto e una dissacrazione di tutte le sovrastrutture moralistiche e culturali che la civiltà borghese ha confezionato per l uomo. Piuttosto che costruire miti, valori e modelli, l artista decadente intende demolirli, creando una frattura tra il proprio io autentico e l ipocrita ambiente sociale che gli sta attorno e lo assedia. DOCUMENTO 4 L etica del superuomo Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra L autore Friedrich Wilhelm Nietzsche nasce a R cken, un villaggio presso Lipsia, nel Alla società mediocre che impone il livellamento dell uomo, Nietzsche contrappone la necessità di assumere un atteggiamento eroico, che faccia progredire verso un umanità superiore. Gli aggettivi richiamano i princìpi della morale cristiana, che il filosofo chiede di superare e combattere. 1844. Dopo aver studiato a Bonn e a Lipsia, nel 1869 diventa professore di filologia classica a Basilea. Nel 1872 pubblica La nascita della tragedia. Nel 1879 soggiorna a lungo in Italia e in Svizzera: in questo periodo pubblica, tra varie opere, La gaia scienza (1882), che rappresenta la fase critica o illuministica di Nietzsche, impegnato in una critica serrata dei valori tradizionali e nello studio della cultura e della morale della civiltà europea. Tra la fine del 1881 e l inizio del 1882 dominano nel suo pensiero i temi del superuomo e della volontà di potenza, sviluppati in Così parlò Zarathustra (1883-1885). Seguono Al di là del bene e del male (1886), Genealogia della morale (1887), Crepuscolo degli idoli (1889). Di quest ultima fase dell attività di Nietzsche sono anche L Anticristo (1888) ed Ecce homo (1888). Nel gennaio del 1889 le sue precarie condizioni psichiche si aggravano fino alla crisi di follia. Muore a Weimar nel 1900. Nietzsche affida a Zarathustra, profeta persiano probabilmente vissuto nel VI secolo a.C., il compito di delineare la figura del superuomo che, in contrasto con tutte le virtù predicate dal cristianesimo, si libera dei lacci della morale comune e realizza pienamente sé stesso, seguendo esclusivamente una propria etica personale. I più preoccupati si chiedono oggi: «Come può sopravvivere l uomo? . Zarathustra invece chiede, primo e unico: «Come può essere superato l uomo? . Il superuomo mi sta a cuore, egli è la prima e unica cosa, e non l uomo: non il prossimo, non il miserrimo, non il più sofferente, non il migliore . 39

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi