T8 - L’albatro

Il secondo Ottocento in sintesi La poesia è per Baudelaire il prodotto di una composizione attenta e curata, capace di evocare e interpretare la natura, i suoi significati più nascosti e le relazioni esistenti fra tutti i suoi elementi. La poetica delle «corrispondenze La sua originalità sta dunque nel fatto che egli ha saputo unire modernità e classicità, aprendo contemporaneamente la strada alla poetica simbolista: l arte non può essere sfogo momentaneo, ma laboriosa composizione e operazione magica, evocativa della natura, nei suoi rapporti misteriosi e nella fitta rete di simboli legati da occulte «corrispondenze , mediante le quali tutti gli elementi della realtà, i suoni, i colori, i profumi si rispondono reciprocamente, creando una suggestiva e mistica unità. T8 audiolettura L albatro I fiori del male, 2 Il poeta nella società La lirica contrappone il poeta moderno portatore di un ispirazione capace di spaziare oltre i meschini dati della realtà al pubblico borghese e alla società capitalista, materialista, dunque sorda all arte e alle sue esigenze. Questo conflitto è reso attraverso l immagine di un albatro, l uccello marino in cui il poeta si immedesima. L albatros Souvent, pour s amuser, les hommes d équipage Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers, Qui suivent, indolents compagnons de voyage, Le navire glissant sur les gouffres amers. 8 L hanno appena posato sulla tolda e già il re dell azzurro, maldestro e vergognoso, pietosamente accanto a sé strascina come fossero remi le grandi ali bianche. peine les ont-ils déposés sur les planches, Que ces rois de l azur, maladroits et honteux, Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches Comme des avirons tra ner à c té d eux. 12 Com è fiacco e sinistro il viaggiatore alato! E comico e brutto, lui prima così bello! Chi gli mette una pipa sotto il becco, chi imita, zoppicando, lo storpio che volava! Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule! Lui, naguère si beau, qu il est comique et laid! L un agace son bec avec un br le-gueule, L autre mime, en boitant, l infirme qui volait! 16 Il Poeta è come lui, principe delle nubi che sta con l uragano e ride degli arcieri; esule in terra fra gli scherni, non lo lasciano camminare le sue ali di gigante. Le Poète est semblable au prince des nuées Qui hante la temp te et se rit de l archer; Exilé sur le sol au milieu des huées, Ses ailes de géant l emp chent de marcher. 5 tolda: il ponte di coperta delle navi a vela. 14 sta con l uragano e ride degli arcieri: la naturale condizione del poeta è come quella dell albatro, che volando si innalza sopra i comuni mortali, tanto che egli si sente accomunato ai fenomeni atmosferici e non teme le frecce di chi, all altezza a cui si trova, non può certo raggiungerlo. Ma subito dopo assistiamo a un brusco abbassamento: il poeta è anche, sempre come l albatro, esule in terra fra gli scherni (v. 15), cioè bersaglio di incomprensione e di derisione. Carl Spitzweg, Il poeta povero, 1839. Berlino, Nationalgalerie, Staatliche Museen zu Berlin. 308 TESTO ORIGINALE 4 Spesso, per divertirsi, i marinai prendono degli albatri, grandi uccelli dei mari, indolenti compagni di viaggio delle navi in lieve corsa sugli abissi amari.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi