Il tesoro della letteratura - volume 3

Il secondo Ottocento in sintesi all Indice l anno stesso della sua pubblicazione. L ultimo romanzo, Leila (1911), descrive satiricamente l umanità gretta e conformista di uomini e donne cristiani a parole, ma ignari del valore profondo della fede e della carità. Una problematica valutazione critica Glorificato per alcuni anni sia come artista sia come pensatore, Fogazzaro ha poi conosciuto un ridimensionamento critico certamente eccessivo. necessario infatti sottolineare la sincerità e l onestà di pensiero con cui, da intellettuale, egli ha sviluppato e difeso le proprie idee attorno al conflitto tra fede e scienza, e tra cattolicesimo e mondo moderno, e ricordare che come narratore ha saputo descrivere con grande efficacia alcuni ambienti dell Italia borghese e provinciale. Sul piano storico-letterario, dopo Verga, Fogazzaro va considerato il maggiore romanziere italiano dell ultimo Ottocento. Nelle sue opere Fogazzaro si fa interprete della crisi dei valori borghesi. Egli mette in risalto soprattutto la precarietà delle relazioni personali. Dà spazio inoltre agli impulsi dell eros, anche andando contro il decoro borghese. Malombra è il romanzo che rivela maggiormente l ispirazione decadente di Fogazzaro. La storia ruota intorno alla figura di Marina Malombra, una giovane di nobile famiglia che crede di essere la reincarnazione di una sua antenata. Vive così una vita non sua che la porta alla follia. In Malombra compaiono elementi e tematiche tipicamente decadenti: sensualità ed eros affiancati a misticismo e spiritualismo, nevrosi, follia, sdoppiamento. 296 Il Decadentismo di Fogazzaro Egli è uno dei più significativi interpreti della crisi dei valori etici e civili ai quali si era ispirata la borghesia italiana prima nel corso del processo risorgimentale e poi nell organizzazione del nuovo Stato unitario. Soprattutto, lo scrittore sente, e rappresenta nei suoi libri, la crescente instabilità nei rapporti sentimentali e familiari, nonché le pulsioni dell eros, che reclamano spazio anche sfidando le regole e le convenzioni della società tradizionale ed è per questa sensibilità che la sua opera può essere letta nell ambito del Decadentismo. Se c è un limite nella sua produzione è l aver cercato facili rassicurazioni nella nostalgia di un passato idealizzato o in poco probabili fughe verso una dimensione idillica. Malombra Il romanzo che meglio esprime la natura decadente della sua ispirazione è senza dubbio Malombra (1881), in cui il motivo della passione sentimentale si arricchisce di tratti languidi e melodrammatici. Un giovane scrittore di nome Corrado Silla viene invitato a palazzo dal conte Cesare d Ormengo, che intende affidargli l incarico di collaborare con lui alla stesura di un libro. Nello stesso palazzo vive anche la nipote del conte, Marina Malombra, la quale ha scoperto per caso un delirante scritto in cui una sua antenata, Cecilia, professava di credere nella reincarnazione. In quello stesso messaggio Cecilia raccontava di essere stata vittima di un antenato del conte e chiedeva, a chi avesse ritrovato il suo scritto, di assumere il suo nome per vendicarla, identificandosi con lei anche nell amore per un misterioso Renato. Marina è sempre più ossessionata da quelle parole e, dopo aver notato singolari coincidenze tra la propria vita e quella dell antenata, si convince di essere Cecilia rediviva e identifica Renato nel giovane Corrado. Una notte la donna irrompe nella camera del conte presentandosi come Cecilia e lasciandolo paralizzato dallo spavento. In seguito il conte muore e tutti i sospetti si addensano su Marina. Ormai in preda al delirio, essa ha un ultimo colloquio con Corrado, che invita ad assumere il ruolo di Renato e a riconoscerla come Cecilia. Delusa dalla sua esitazione, che interpreta come espressione di vigliaccheria, lo uccide e fugge. L esplorazione dell inconscio Tumulto passionale, sensualità, slancio mistico, spiritualismo e spiritismo, atmosfera favolosa sono gli elementi fondamentali del romanzo, che ne fanno un opera esemplare del Decadentismo. Il tema della reincarnazione innesca in Marina una serie di emozioni: l autosuggestione, l esaltazione psichica, la possessione, che arrivano fino all estremo della vendetta postuma sull innocente zio, che ha la sola colpa di essere un discendente dell antico colpevole. Fogazzaro apre così la via a tanti temi tipici della narrativa novecentesca: la nevrosi, la follia, lo sdoppiamento, l inconscio, per citarne alcuni.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi