Il tesoro della letteratura - volume 3

Dal secondo Novecento agli anni Duemila LETTURE critiche Comprendere il PENSIERO CRITICO 1 Quali sono i due poli individuati da Cesare Pavese per inquadrare la narrativa di Calvino, ripresi poi da tutta la critica successiva? 2 Quale costante della poetica di Calvino appare già nel Sentiero dei nidi di ragno? 3 Quali sono le caratteristiche di Pin rilevate dalla studiosa Antonia Mazza? Qual è il suo rapporto con il mondo? 1184 critica, mentre in fondo racchiude la matrice dello stile sempre un po deformante e ironico, svagato e severo insieme, dell autore. Pin, nonostante il gergo crudo e i gesti cinici, è un puro: quando canta, gli uomini dell osteria «ascoltano in silenzio, a occhi bassi come fosse un inno di chiesa . Ma Calvino gli ha dato il disgusto, la rabbia, l ingenua speranza di un giovane, non di un bambino. Se vogliamo cercare un esempio di autentica poesia dell infanzia, di contro al mondo squallido e sciatto degli adulti; se pensiamo, ad esempio, al piccolo principe di SaintExupéry,7 che si muove in un silenzio astrale e veramente favoloso, allora ci parrà grande la distanza con il terreno, incomposto tumulto in cui vive Pin, che non riesce a staccarsene del tutto. Pin è un povero ragazzo che conosce solo il turpiloquio per esprimersi; che è attratto e insieme respinto da un mondo che gli si presenta solo, da sempre, sotto la specie del sesso e della violenza: «I compagni del distaccamento sono una razza ambigua e distante... con questa loro furia d uccidere negli occhi e questa loro bestialità nell accoppiarsi in mezzo ai rododendri . Tuttavia, se non è più innocente, Pin è un puro, perché giudica senza lasciarsi corrompere; e quello che soprattutto tradisce in lui non già il bambino perduto nella favola ma il giovane severo, deciso a difendere una propria indipendenza morale, è la gioia che Calvino gli fa provare quando viene a sapere che il cugino, il grande amico, «l ultima persona che gli resti al mondo , ha avuto schifo della prostituta Nera e se ne è andato «senza far niente . [ ] Un severo moralismo giovanile scaturisce dall opposizione Pin-mondo: e insieme a un gran senso di solitudine e di straniamento, una lucida coscienza e angoscia del male. Stilisticamente, il Sentiero è, almeno in parte, un coacervo di linguaggi giustapposti, dal verista al letterario, dal gergale all ermetico («ci si sveglia... con una letizia come d àncore salpate ): ma questa «opera prima rimane straordinariamente interessante e rivelatrice proprio perché Calvino ha già trovato, con essa, lo stampo narrativo in cui riversarsi, per così dire, anche in seguito. Lo stampo che consenta di far coesistere realtà esterna e realtà interiore, realtà giudicata e realtà giudicante, quasi essere e dover essere, infine: il tutto senza cadere nella trappola (o avvertita come tale) di un esasperato soggettivismo di tipo decadente, ma anche allontanandosi dalla maniera neorealista. In effetti, c erano già le premesse per quelle opere del Calvino più maturo, che sono fluttuanti tra la narrazione e il saggio, l operetta morale e la satira. Per il momento, pur con tutte le incertezze stilistiche, il Sentiero valeva in quanto il suo protagonista infantile contribuiva potentemente, anziché a comporre un atmosfera fiabesca, alla scoperta di una dolorosa condizione umana. Antonia Mazza, Italo Calvino, in Scrittori italiani, vol. 11, Edizioni di Letture , Milano 1989 7 al piccolo principe di SaintExupéry: all omonimo romanzo (1943) dello scrittore fran- cese Antoine de Saint-Exupéry (1900-1944).

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi