Il tesoro della letteratura - volume 3

Sguardi sul NOVECENTO 25 30 35 40 45 50 55 60 In meno di dieci minuti tutti noi uomini validi fummo radunati in un gruppo. Quello che accadde degli altri, delle donne, dei bambini, dei vecchi, noi non potemmo stabilire allora né dopo: la notte li inghiottì, puramente e semplicemente. Oggi però sappiamo che in quella scelta rapida e sommaria, di ognuno di noi era stato giudicato se potesse o no lavorare utilmente per il Reich;3 sappiamo che nei campi rispettivamente di Buna-Monowitz e Birkenau,4 non entrarono, del nostro convoglio, che novantasei uomini, e ventinove donne, e che di tutti gli altri, in numero di più di cinquecento, non uno era vivo due giorni più tardi. Sappiamo anche, che non sempre questo pur tenue principio di discriminazione in abili e inabili fu seguito, e che successivamente fu adottato spesso il sistema più semplice di aprire entrambe le portiere dei vagoni, senza avvertimenti né istruzioni ai nuovi arrivati. Entravano in campo quelli che il caso faceva scendere da un lato del convoglio; andavano in gas5 gli altri. Così morì Emilia, che aveva tre anni; poiché ai tedeschi appariva palese la necessità storica di mettere a morte i bambini degli ebrei. Emilia, figlia dell ingegner Aldo Levi di Milano, che era una bambina curiosa, ambiziosa, allegra e intelligente; alla quale, durante il viaggio nel vagone gremito, il padre e la madre erano riusciti a fare il bagno in un mastello di zinco, in acqua tiepida che il degenere macchinista tedesco aveva acconsentito a spillare dalla locomotiva che ci trascinava tutti alla morte. Scomparvero così, in un istante, a tradimento,6 le nostre donne, i nostri genitori, i nostri figli. Quasi nessuno ebbe modo di salutarli. Li vedemmo un po di tempo come una massa oscura all altra estremità della banchina, poi non vedemmo più nulla. Emersero invece nella luce dei fanali due drappelli di strani individui.7 Camminavano inquadrati, per tre, con un curioso passo impacciato, il capo spenzolato in avanti e le braccia rigide. In capo avevano un buffo berrettino, ed erano vestiti di una lunga palandrana8 a righe, che anche di notte e di lontano si indovinava sudicia e stracciata. Descrissero9 un ampio cerchio attorno a noi, in modo da non avvicinarci, e, in silenzio, si diedero ad armeggiare coi nostri bagagli, e a salire e scendere dai vagoni vuoti. Noi ci guardavamo senza parola. Tutto era incomprensibile e folle, ma una cosa avevamo capito. Questa era la metamorfosi che ci attendeva. Domani anche noi saremmo diventati così. Senza sapere come, mi trovai caricato su di un autocarro con una trentina di altri; l autocarro partì nella notte a tutta velocità; era coperto e non si poteva vedere fuori, ma dalle scosse si capiva che la strada aveva molte curve e cunette. Eravamo senza scorta? buttarsi giù? Troppo tardi, troppo tardi, andiamo tutti «giù . D altronde, ci siamo presto accorti che non siamo senza scorta: è una strana scorta. un soldato tedesco, irto d armi: non lo vediamo perché è buio fitto, ma ne sentiamo il contatto duro ogni volta che uno scossone del veicolo ci getta tutti in mucchio a destra o a sinistra. Accende una pila tascabile, e invece di gridare «Guai a voi, anime 3 Reich: lo Stato tedesco. Il Terzo Reich fu quello hitleriano (dopo il Primo, l impero germanico dal 1871 al 1918, e il Secondo, la Repubblica di Weimar, dal 1918 al 1933). 4 Buna-Monowitz e Birkenau: campi di concentramento appartenenti al complesso di Auschwitz. 5 in gas: nelle camere a gas, per esse- re uccisi. 6 a tradimento: all improvviso, ma anche con l inganno ordito dai nazisti. 7 drappelli di strani individui: come ha spiegato lo stesso Levi, «si tratta di prigionieri privilegiati. Appartenevano a squa- dre addette allo smistamento dei bagagli dei nuovi arrivati; nonostante i severi divieti, una parte del bottino veniva rubata da queste squadre, e venduta nascostamente entro il campo o fuori . 8 palandrana: veste lunga e larga. 9 Descrissero: formarono. 1091

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi