Per approfondire - La vita contadina nella narrativa di

PER APPROFONDIRE Neorealismo e dintorni La vita contadina nella narrativa di Fenoglio Le condizioni geostoriche Fenoglio narra delle Langhe, il territorio collinoso del Piemonte meridionale che si estende fra i fiumi Bormida e Tanaro, una zona rurale in cui ancora nell immediato dopoguerra le condizioni di vita erano così dure da poter essere accostate a quelle della campagna siciliana descritte da Verga, a causa della scarsa produttività e dell eccessiva parcellizzazione dei fondi: chi possedeva terreni in proprio riusciva a stento a soddisfare le esigenze materiali, e chi non ne possedeva doveva necessariamente andare a lavorare sotto padrone. L abbrutimento della povertà ciò che accade appunto ad Agostino, il protagonista del romanzo breve La malora (1954): viene preso a contratto, per servire alla cascina del Pavaglione. Il padrone è un uomo della Bassa Langa che al mercato di Alba, prima di sceglierlo, gli «ha tastato le braccia e misurato a spanne la schiena come se fosse una bestia da soma. Nell opera una scena in particolare mostra la miseria dei suoi personaggi, quella del pranzo e della cena costituiti sempre dalla solita polenta, come racconta Fenoglio, «da insaporire a turno contro una acciuga che pendeva per un filo dalla travata , e che veniva ancora strofinata per diversi giorni anche dopo che «l acciuga non aveva più nessuna forma di acciuga , mentre il capofamiglia si sporgeva sulla tavola per picchiare «chi strofinava più dell onesto . Paesaggio delle Langhe. Violenza e alienazione L altra faccia della povertà per come è rappresentata nella Malora, ma anche in alcuni racconti dei Ventitre giorni della città di Alba e di Un giorno di fuoco è costituita dalla violenza, che spesso diventa, paradossalmente, una modalità comunicativa, l unica possibile in questo mondo di uomini duri come la terra che abitano e soprattutto di poche parole: in una condizione di vita ridotta all essenziale, anche le parole possono sembrare un lusso, così che le reazioni sono per lo più soltanto fisiche. D altra parte la violenza è una risposta istintiva all alienazione di cui sono vittime queste persone, sfruttate per il lavoro come se fossero macchine: specialmente le donne, che però non si ribellano con i gesti eclatanti degli uomini, subendo invece la propria sorte senza lamentarsi, sino a quando si fermano logore e sfinite. Un racconto dall interno Le condizioni materiali ed esistenziali che Fenoglio descrive sono quelle da lui in parte sperimentate prima e dopo la guerra partigiana. Pur migliorata rispetto a quella degli anni attorno al 1920 (nei quali è ambientata La malora), la situazione nell Alta Langa era ancora lontana dal poter essere considerata accettabile. Ed è forse proprio per la sua conoscenza diretta che Fenoglio riesce a offrire una rappresentazione credibile di quel mondo, che egli guarda dall interno e in modo oggettivo, senza filtrarlo cioè attraverso suggestioni mitiche, simboliche o memoriali come accadeva invece al conterraneo Pavese. 1073

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi