La mappa dei luoghi

Il secondo Novecento e gli anni Duemila in sintesi A Torino, la casa editrice Einaudi (nata nel 1933) introduce in Italia i temi della cultura europea e anglosassone e svolge un ruolo di aggregazione e di stimolo. Nel suo catalogo trovano spazio la storia, la filosofia, la letteratura, la politica, la scienza. Le sue pubblicazioni (come la rivista Il Politecnico ) sono orientate a un impegno civile di ispirazione democratica e laica. Con Torino e Genova, Milano è la città del Nord più coinvolta dal boom economico. Grazie ai giornali e alle tante case editrici, la metropoli continua a essere un punto di riferimento culturale per l intera penisola. A Milano trovano inoltre ispirazione molti poeti della linea lombarda , nonché i principali interpreti della Neoavanguardia. La mappa dei luoghi Torino Nell immediato dopoguerra Torino diventa, per alcuni anni, il più importante centro culturale della penisola. Fondamentale, in tal senso, si rivela la funzione di aggregazione e di stimolo svolta dalla casa editrice Einaudi. Fondata da Giulio Einaudi nel 1933 e subito caratterizzatasi per l attenzione alla cultura straniera, specie anglosassone, già durante il fascismo l Einaudi ha contribuito alla diffusione di temi e questioni tenuti ai margini dalla politica culturale del regime. Con la Liberazione, la casa editrice acquista un ruolo di primo piano, proponendo un catalogo che spazia in molti ambiti (storia, filosofia, letteratura, politica, scienza) e risulta orientato a un impegno civile di ispirazione democratica e laica, non senza influenze marxiste. Tra le iniziative più importanti vanno ricordate la pubblicazione della rivista Il Politecnico (1945-1947), delle opere di Antonio Gramsci, di collane di etnologia, storia delle religioni e letteratura. Milano Storico fulcro della vita culturale ed editoriale italiana, Milano è, insieme a Torino e a Genova, la metropoli settentrionale in cui, tra la fine degli anni Cinquanta e l inizio del decennio successivo, è maggiormente visibile l effetto del boom economico. Meta di immigrati da ogni parte d Italia, la città sviluppa ulteriormente la propria vocazione a ospitare le sedi dei giornali e delle case editrici più importanti. Alle già affermate Mondadori, Rizzoli e Bompiani, si aggiungo- La linea di produzione degli scooter Lambretta no in questi anni Adelphi e Feltrinelli. nelle fabbriche Innocenti di Lambrate, Milano (1950). A Milano, inoltre, operano molti poeti della cosiddetta linea lombarda , mentre lo sviluppo della realtà urbana offre ai principali interpreti della Neoavanguardia spunti di indagine e riflessione. Genova spicca per l impegno politico e ideologico del poeta Edoardo Sanguineti e per la novità dei cantautori (come De André, Tenco, Paoli), che intrecciano musica e poesia. Genova La tradizione poetica ligure si aggiorna alla luce di un nuovo impegno politico e ideologico è il caso del genovese Edoardo Sanguineti, tra i più importanti esponenti della Neoavanguardia e di innovative espressioni artistiche, rappresentate anche dai grandi cantautori genovesi: figure come Fabrizio De André, Luigi Tenco, Gino Paoli, Umberto Bindi e Bruno Lauzi formano una vera e propria scuola in cui la musica si intreccia alla poesia, con risultati di notevole originalità. Dalla provincia veneta provengono nuovi poeti (Andrea Zanzotto) e prosatori (Goffredo Parise, Luigi Meneghello, Mario Rigoni Stern, Giovanni Comisso, Dino Buzzati) Il Veneto Mentre Venezia continua a esercitare un fascino irresistibile per un grande numero di scrittori (anche stranieri: si pensi all americano Ezra Pound, 1885-1972, che sceglie il capoluogo veneto come proprio domicilio, oltre che come fonte di ispirazione), è dalla provincia che provengono alcune delle maggiori personalità del panorama letterario del secondo Novecento, sia nella poesia (Andrea Zanzotto), sia nella prosa (Goffredo Parise, Luigi Meneghello, Mario Rigoni Stern, Giovanni Comisso, Dino Buzzati). Bologna si segnala per le riviste di sperimentazione letteraria ( Officina , Il Verri ), e per alcuni nuovi talenti (Pier Vittorio Tondelli, Enrico Brizzi). 1030 Bologna Nel dopoguerra Bologna diventa un punto di riferimento nella sperimentazione letteraria, come attestano la nascita delle riviste Officina (diretta, dal 1955, da Pasolini) e Il Verri (guidata dal 1956 da Luciano Anceschi). Quest ultima, in particolare, svolge con impegno militante una decisiva funzione critica nella sprovincializzazione della cultura italiana, mettendo in luce le relazioni tra psicanalisi, filosofia e letteratura.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi