2 - L’industria culturale e i processi di omologazione

L epoca e le idee Secondo Pintor la tradizionale concezione della cultura è ormai anacronistica: l intellettuale non può più restare neutrale. Da questa lettura storica emerge la convinzione che la cultura possa cambiare il mondo. L autore rivolge agli intellettuali un accorato invito all azione e alla militanza. tecnico, della mobilitazione: una gioventù che non si conserva «disponibile , che si perde completamente nelle varie tecniche, è compromessa. A un certo momento gli intellettuali devono essere capaci di trasferire la loro esperienza sul terreno dell utilità comune, ciascuno deve sapere prendere il suo posto in una organizzazione di combattimento. [ ] Gli italiani sono un popolo fiacco, profondamente corrotto dalla sua storia recente, sempre sul punto di cedere a una viltà o a una debolezza. Ma essi continuano a esprimere minoranze rivoluzionarie di prim ordine: filosofi e operai che sono all avanguardia d Europa. L Italia è nata dal pensiero di pochi intellettuali: il Risorgimento, unico episodio della nostra storia politica, è stato lo sforzo di altre minoranze per restituire all Europa un popolo di africani e di levantini.1 Oggi in nessuna nazione civile il distacco fra le possibilità vitali e la condizione attuale è così grande: tocca a noi di colmare questo distacco e di dichiarare lo stato d emergenza. Musicisti e scrittori dobbiamo rinunciare ai nostri privilegi per contribuire alla liberazione di tutti. Contrariamente a quanto afferma una frase celebre, le rivoluzioni riescono quando le preparano i poeti e i pittori, purché i poeti e i pittori sappiano quale deve essere la loro parte. 1 levantini: individui che agiscono in mo- do spregiudicato e senza scrupoli. in sintesi 2 L industria culturale e i processi di omologazione I mass media e i nuovi modelli di comportamento La trasformazione dell Italia Come abbiamo visto, nell arco di poco più di un decennio, il boom economico cambia profondamente non soltanto il sistema produttivo del paese, ma anche le abitudini e gli stili di vita degli italiani, che scoprono per la prima volta il benessere e si abituano al lusso dei nuovi beni di consumo. Il televisore diventa un oggetto di culto e negli anni Sessanta si diffonde nelle case degli italiani. Le trasmissioni della Rai svolgono un ruolo educativo con i grandi sceneggiati tratti dai classici della letteratura, ma forniscono anche intrattenimento con i quiz a premi, i varietà e gli sketch di Carosello. Il televisore come nuovo focolare Ancora alla fine degli anni Cinquanta gli apparecchi televisivi sono ospitati da bar, circoli e altri luoghi di aggregazione, mentre solo poche famiglie possiedono quest oggetto di culto, vero e proprio status symbol. Con la diffusione dei televisori nelle case degli italiani, però, gli spettacoli trasmessi dalla Rai diventano quasi dei riti domestici, celebrati intorno a un nuovo focolare. Attraverso i grandi sceneggiati (fiction tratte dai classici della letteratura e interpretate dagli attori più celebri della prosa teatrale) la televisione svolge una funzione educativa, mentre con i quiz a premi, i varietà e gli sketch di Carosello (la trasmissione in cui brevi scenette pubblicitarie si susseguono come gli elementi di una giostra girevole) offre intrattenimento e distrazione. L analfabetismo è attenuato dall estensione dell obbligo scolastico a quattordici anni (1962) e dall ascolto dell italiano parlato in tv: la lingua tende ad adeguarsi a un italiano standard (che livella le particolarità regionali e locali) e si riduce l uso del dialetto. L unificazione linguistica Oltre a riformulare l immaginario collettivo del pubblico, il piccolo schermo ha un forte impatto anche sulla lingua. Le giovani generazioni diventano sempre più italofone non solo perché l estensione dell obbligo scolastico (fissato a quattordici anni da una riforma del 1962) attenua il fenomeno dell analfabetismo, ma anche perché l ascolto dell italiano parlato in tv ridimensiona l uso del dialetto, sempre più relegato all ambito familiare. La lingua tende a omologarsi in un italiano standard che livella le peculiarità regionali e locali e arriva con la stessa efficacia agli ambienti più colti così come alle più remote periferie, per la prima volta raggiunte dalla civiltà , dalla Storia e dal progresso. 1011

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi