Le forme della militanza

L epoca e le idee in sintesi più innovativo il primo Novecento abbia offerto in campo filosofico e letterario e che, dopo le diffidenze crociane e fasciste, rischia, nel secondo dopoguerra, di essere oggetto di nuove censure e di nuove esclusioni, seppure di diverso segno ideologico. Lo zdanovismo è elaborato nel 1946 in Unione Sovietica e nega la libertà di espressione intellettuale, reprime il dissenso e riconosce solo il modello del realismo socialista: l arte deve rafforzare la fede del proletariato nel futuro. Le direttive culturali del Cremlino: lo zdanovismo Il richiamo all ordine e alla disciplina è sancito soprattutto, a partire dal 1946, dall ideologo sovietico Andrej Aleksandrovic danov (1896-1948). Questi elabora una nozione di impegno nota come zdanovismo che nega l autonoma espressione intellettuale, reprime ogni forma di dissenso e legittima esclusivamente una poetica ancorata al modello del realismo socialista. Secondo questa concezione rigidamente ortodossa, l arte deve proporre esempi di riscatto e di emancipazione e trasmettere, grazie al suo contenuto ottimistico, la certezza di un avvenire radioso per il proletariato. Il filosofo ungherese Gy rgy Luk cs indica nel romanzo realistico la forma più alta di rappresentazione di individui e circostanze in un dato contesto storico: l artista deve riprodurre la realtà della vita associata. Anche se lo scrittore ha idee reazionarie, è sufficiente che sappia cogliere l essenza dei processi sociali. L influenza di Luk cs Tali formulazioni trovano il sostegno teorico di critici e ideologi. Molto importanti per la cultura europea del tempo, in particolare, si rivelano gli scritti del filosofo ungherese Gy rgy Luk cs (1885-1971), il quale indica nel romanzo realistico la forma più alta di rappresentazione di individui e circostanze in un dato contesto storico, colto nella sua materiale concretezza. La conoscenza umana del mondo costituisce un «rispecchiamento del reale da trasferire nel lavoro artistico, che così riprodurrà i fenomeni e le forme della vita associata. Nell adempiere a questo scopo, non è essenziale che lo scrittore sia impegnato in prima persona nella battaglia politica: può accadere che un artista abbia una concezione ideologica reazionaria ma, nonostante questo, sappia cogliere compiutamente l evoluzione e le dinamiche dei processi sociali. Le forme della militanza Gli scrittori italiani rifiutano lo zdanovismo e riflettono sul rapporto tra letteratura e masse popolari. Ispirandosi ad Antonio Gramsci, essi puntano a recuperare la tradizione del Verismo per adattarla a una letteratura «nazionalpopolare che esprima i caratteri distintivi della cultura italiana. La cultura «nazional-popolare Tuttavia il successo delle rigide indicazioni di poetica elaborate dai funzionari stalinisti è molto relativo. Piuttosto che obbedire ai dettami dello zdanovismo, gli scrittori italiani elaborano un analisi della realtà dominata dalla riflessione sul rapporto tra letteratura e masse popolari. Sulla scorta di una lettura parziale dell insegnamento di Antonio Gramsci (di cui la casa editrice Einaudi pubblica postumi, tra il 1948 e il 1951, i Quaderni del carcere), si ambisce a recuperare la tradizione del Verismo per innestarla nel tronco di una letteratura «nazional-popolare , in grado di esprimere i caratteri distintivi della cultura del paese e di contribuire così alla presa di coscienza collettiva dell identità, degli interessi e del sentimento del popolo-nazione. All intellettuale italiano si chiede di saper interpretare le aspirazioni del popolo e di esaltarne la morale: gli scrittori del Neorealismo propongono una letteratura immersa nei drammi del proprio tempo, che rappresenti la miseria ma anche le possibilità di riscatto. Letteratura e realtà Mentre il ceto intellettuale italiano ha spesso concepito sé stesso al di sopra delle classi sociali, in un mondo astratto e separato dalla realtà storica, ora viene sottolineata la necessità di un nesso tra scrittore e nazione, intellettuale e popolo. lo stesso atteggiamento che spinge gli scrittori del Neorealismo a formulare un idea di letteratura calata nei drammi e nelle sofferenze del proprio tempo (la Resistenza, in primo luogo), a rappresentare la miseria e l arretratezza nella convinzione di poterle riscattare, a immaginare sé stessi come un avanguardia borghese che è però in grado di interpretare le aspirazioni del popolo e di esaltarne la morale. Dal 1948, l Italia è governata da forze moderate che attuano politiche conservatrici. Le forze di sinistra sono relegate all opposizione e sono logorate da divisioni e scissioni. Una disillusione epocale Questi motivi ideali e morali sono destinati tuttavia a scontrarsi con la realtà e ad andare incontro a un profondo disincanto. Con le elezioni del 1948, l Italia imbocca la strada del moderatismo. L auspicio di una più equa distribuzione delle risorse e della realizzazione di un ampio programma di riforme viene disatteso da politiche di indirizzo sostanzialmente conservatore, che spesso assecondano gli interessi dei grandi gruppi imprenditoriali e finanziari. Le forze di sinistra, relegate 1009

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi