I temi
Due filosofie di vita Verga dipinge un mondo nel quale non compaiono alternative all’esistente, in cui, cioè, è forte la convinzione fatalistica che la realtà sia sostanzialmente immodificabile, anche quando siano evidenti i suoi lati negativi. In tale visione, la concatenazione di sofferenze e sopraffazioni che domina la società è vista come un dato di natura, come una legge che si riproduce uguale a sé stessa in ogni tempo e in ogni luogo.
Tentare di sottrarsi a questo destino è non solo inutile, ma controproducente, come emerge dal contrasto che domina tutto il romanzo: quello tra le figure di padron ’Ntoni, custode di una concezione esistenziale dominata dal sacrificio, dall’attaccamento al passato e dal radicamento nella propria terra d’origine, e di ’Ntoni, rapito dal desiderio di cambiare e di progredire, dall’ambizione del guadagno e dall’ansia di evadere e vedere il mondo, rinnegando il passato. Entrano così in conflitto due filosofie di vita antitetiche: una fedele alla tradizione, l’altra proiettata verso il futuro nell’illusione di raggiungere una felicità impossibile. Secondo Verga le «irrequietudini del benessere» e la «vaga bramosia dell’ignoto» portano infatti l’individuo solo a smarrirsi: l’epilogo del romanzo suggella non a caso la fuga definitiva di ’Ntoni dal villaggio natio, una fuga che simboleggia un’estraneità e uno sradicamento ormai irrimediabili.
La legge economica D’altro canto, anche ad Aci Trezza irrompono la modernità e il dominio della legge economica: i personaggi sono continuamente chiamati a misurare l’impatto delle azioni dei singoli e degli eventi naturali sul piano dell’interesse, del guadagno o della perdita. La stessa morte di Bastianazzo è considerata una tragedia non tanto (o non solo) per la fine di una vita umana, quanto per le conseguenze negative che tale scomparsa avrà sulla stabilità patrimoniale della sua famiglia.
Anche l’amore è destinato a essere sacrificato per il denaro: quando si parla di prospettive matrimoniali, non lo si fa mai in riferimento alla dimensione sentimentale, ma sempre intendendo lo sposalizio come un affare economico.
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi